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Domenico Pettinari

Pescara – ancora spaccio nei palazzi Ater, un giro criminoso da milioni di euro nelle proprietà pubbliche

Pettinari: “L’arresto non basta, levare subito le case a chi delinque e riassegnarle ai cittadini onesti che attendono in graduatoria da anni”
“Il carcere non basta, bisogna immediatamente far decadere l’assegnazione delle case di proprietà pubblica a chi le usa come sede di spaccio e produzione di dosi mortali di droga. Arrestare una persona che poi quando uscirà troverà la casa pronta, pagata con i soldi di tutti i cittadini onesti, è inaccettabile. La Legge regionale 96/96 è chiara e deve essere applicata pedissequamente dal centrodestra a guida del Comune e della Regione Abruzzo”. Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari a seguito delle notizie degli arresti avvenuti nei giorni scorsi nelle case Ater di proprietà di Regione Abruzzo all’interno del comune di Pescara.

“La cronaca ancora una volta dà ragione alle denunce che porto avanti da tempo. Dalla stampa, infatti, apprendiamo che solo nell’ultimo blitz in via Rigopiano-Lago della Portella sono stati trovati 430 grammi di cocaina, che in mercato fruttano circa 50mila euro, e oltre 7mila euro in contanti in un’abitazione popolare. E’ inaccettabile che a queste persone, che vendono droga ai nostri ragazzi, si lasci l’utilizzo della casa popolare mentre centinaia di famiglie oneste attendono da anni in graduatoria. Ho lavorato con determinazione per rendere la legge regionale più stringente e buttare fuori questi soggetti. Ora chi ha il dovere di farlo, in primis l’amministrazione comunale, la metta in pratica perché siamo stanchi di sentire propaganda sugli abbattimenti del Ferro di cavallo mentre nelle periferie di Pescara si continua a spacciare e ad arricchirsi all’interno delle case popolari. Abbattere qualche appartamento non risolve il problema, ma si sposta solo da un’altra parte. Bisogna invece agire con gli strumenti normativi a disposizione per curare definitivamente la piaga dello spaccio nelle case popolari.

In via Rigopiano la situazione è al limite: nell’abitazione del soggetto arrestato sembra ci siano ancora degli inqulini, a dispetto della legge che su questo è chiarissima. Addirittura un altro alloggio sembra essere ancora in mano a un latitante e inquilini abusivi, o senza diritto, continuano ad allacciarsi alle utenze dei residenti regolarmente assegnatari. La gente onesta del quartiere è esasperata e mi chiedo cosa si aspetti a intervenire.
Non vengano a dirci che non sono a conoscenza di queste situazioni perché sono mesi, anzi anni, che le denuncio pubblicamente e alle autorità competenti.
Senza contare i problemi legati all’incuria e all’abbandono con i delinquenti che continuano a buttare immondizia dai balconi, a tenere cani potenzialmente pericolosi sciolti e, periodicamente, a minacciare verbalmente i poveri cittadini onesti che non hanno più forze a sopportare queste angherie.

Quello dello spaccio nelle case Ater è un giro di affari di milioni di euro che deve essere interrotto e le case utilizzate a tale scopo devono essere immediatamente levate dalle mani dei delinquenti e riassegnate ai cittadini onesti. Chiedo che venga eseguito un controllo a tappeto per capire chi ha i requisiti e le carte in regola per soggiornare nelle case di proprietà pubblica. Ed è il momento che senza indugi la Regione e il Comune applichino pedissequamente la legge 96/96 di Regione Abruzzo. Bisogna procedere allo sfratto immediato di chi utilizza le case e i locali affini per delinquere. L’applicazione della legge e la buona volontà politica potrebbero dare finalmente ai residenti onesti la serenità che meritano da tempo”. Conclude