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Quello che la politica non dovrebbe essere

Quando l’Ego supera il bene comune…

E’ anche grazie a questo tipo di comportamenti se la politica viene percepita dal comune cittadino come qualcosa di sporco e, spesso, individualista.
La politica però non è questo e, se viene percepita in questi termini, è solo perché c’è chi, fra i politici, fa tesoro dell’ignoranza, della prevaricazione e dell’interesse personale e li usa come capisaldi nel proprio agire.
Il Consigliere Angelosante in questo ha dimostrato di essere il numero uno.

Dal 2012 ad oggi, infatti, non solo non si è mai occupato del Tribunale di Avezzano ma è anche arrivato a fare proprio il lavoro di un’intera comunità di professionisti, al solo fine di rincorrere il consenso. A tutto danno di una realtà, come quella marsicana che rischia di perdere un servizio essenziale e che Angelosante mercifica per la sua propaganda. Un’operazione, senza scrupoli, fatta probabilmente anche per iniziare a mettere le mani su Avezzano in vista delle future elezioni comunali.
Come sempre, c’è chi lavora per risolvere i problemi e chi, invece, li sfrutta per fare proselitismo, o per giustificare la propria esistenza politica.

I FATTI:

L’iniziativa, di cui si è appropriato Angelosante, è stata pensata dagli Avvocati del Foro di Avezzano e presentata pubblicamente nell’incontro del 24 ottobre. Successivamente, come Consiglieri regionali marsicani, siamo stati invitati dall’Ordine di Avezzano ad una riunione, tenutasi presso il Tribunale lo scorso lunedì, affinché questa fosse sposata e portata avanti da tutti i rappresentanti territoriali.
All’incontro prendiamo parte solo io ed il Consigliere Quaglieri. Di Angelosante neanche l’ombra.

Vista la natura e la portata del problema, che investe tutta la Marsica e l’Abruzzo senza eccezione alcuna, né io né Quaglieri abbiamo avuto problemi a raccogliere e condividere la proposta, così come, giustamente, ci hanno chiesto di fare tutti gli Avvocati. Tutto ciò credendo che lo stesso Angelosante avrebbe agito nell’interesse del territorio e senza fini personalistici.
Niente di più sbagliato.

Se la questione si riducesse solo a questo, Angelosante avrebbe dimostrato solo una totale mancanza di etica, sia istituzionale, sia sul piano dei rapporti personali, ma la questione va oltre.
Il progetto da lui elaborato è infatti pieno di errori, al punto da metterne in discussione la stessa validità. Altro che legge in tutela dei Tribunali abruzzesi, si tratta più che altro di una legge “truffa” ai danni dei tanti cittadini e professionisti che da anni si battono per un diritto, quello alla Giustizia, che riguarda tutta la Regione.
Insomma, Angelosante non ha neanche studiato quello che depositava perché, tanto, l’unica cosa importante per lui è creare consenso, spartirsi il territorio, posizionare pezzi sulla scacchiera.
D’altro canto, non ci si può aspettare niente di meglio da parte di una persona che non si è mai spesa in difesa del Tribunale di Avezzano e che non ha neanche la decenza di approfondire i problemi per individuare una strada concreta. Figuriamoci leggere le carte di una vicenda che sicuramente neanche conosce superficialmente.

Lasciatemi però spendere due parole di ringraziamento nei confronti del Consigliere Quaglieri. Diversamente da quanto fatto da Angelosante, lui ha scelto di non anteporre l’interesse personale ad un problema di tutto il territorio, scegliendo di fare squadra come sempre la Politica deve fare in queste occasioni.

Come Consiglieri regionali siamo tutti dei politici. Ciò che ci distingue però è che alcuni fanno Politica, altri fanno i propri interessi.

P.s.
Mi aspetto una chiara e marcata presa di posizione da parte del Presidente dell’Ordine degli Avvocati. Questo tipo di comportamenti vanno stigmatizzati senza mezze misure, perché sono a danno di un’intera comunità.

Di Giorgio Fedele