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Commissione Sanità su nuovi ospedali Lanciano, Vasto e Avezzano. Il M5S interroga assessori e direttori sanitari

Il Capogruppo M5S Taglieri: “Oltre i grandi annunci di fatti ce ne sono ben pochi”

“Ritorno alla realtà”, si potrebbe sintetizzare così la discussione avvenuta questa mattina all’interno della Commissione Sanità che ha visto in audizione l’Assessore Verì e i Direttori delle Aziende sanitarie, in merito ai nuovi ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano. La Commissione, espressamente richiesta dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri e dai Consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Giorgio Fedele, ha messo in luce una situazione ben diversa da quella “rose e fiori” annunciata alla stampa dalla Giunta regionale di centrodestra.
“Oggi – spiega Taglieri – abbiamo posto domande puntuali e nel merito, che hanno svelato quanto questa Giunta sia lontana dal raggiungimento dai risultati che già sono stati propagandati davanti alle telecamere. La verità dei fatti è che stiamo ancora discutendo sul piano tecnico economico di fattibilità, ma per arrivare all’assegnazione e affidamento delle procedure di gara, e quindi alla fase esecutiva, manca ancora molto tempo. Sicuramente molto più tempo di quello che rimane a questa legislatura che andrà avanti per poco meno di un anno. Si conferma quanto sosteniamo da tempo, ovvero, che Marsilio e la sua Giunta stanno navigando nel mare della propaganda probabilmente forti del fatto che per vedere mantenute le promesse sui nuovi ospedali dovranno passare circa dieci anni. Al contrario di quanto accaduto con tutti gli obiettivi a breve termine, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti.

Abbiamo posto domande chiare – incalza Taglieri – per sapere cosa accadrà, da qui a fine legislatura, e cosa ci lascerà questa maggioranza in eredità. Ma a tutt’oggi continuiamo a vedere l’assenza totale di documenti e atti di programmazione. Le risorse che si stanno impegnando, al momento a parole, devono ancora seguire un lunghissimo iter, e per ottenerle si devono soddisfare requisiti che attualmente sono lontanissimi dall’essere raggiunti. Non si può pensare che la realizzazione di strutture ospedaliere all’interno dei territori non sia basata su una chiara documentazione di indirizzo. Il Decreto Ministeriale 70, dà delle indicazioni precise, e se non riusciamo a superarle significa che siamo fermi al palo. Anche per quanto concerne le risorse dell’edilizia sanitaria, Ex Articolo 20, ci sono ancora tante ombre. La reale disponibilità economica è tutta da dimostrare, sia per quanto attiene i 300 milioni che dovrebbero arrivare dal Governo, poiché non sappiamo se in quella cassa ci sono realmente i fondi; sia per quanto riguarda la quota che dovrebbe stanziare la Regione Abruzzo. Una quota che si aggira intorno agli 84 milioni di euro, e non è chiaro come la Regione intenda coprirla: fino a qualche settimana fa in conferenza stampa si parlava di un mutuo da accendere, senza specificare con quale interesse e per quanti anni avrebbe pesato sulle casse dell’Ente. Oggi addirittura in Commissione, per la prima volta, abbiamo sentito parlare di una compartecipazione con soggetti privati, riproponendo quindi l’interesse del singolo su un bene pubblico, nella logica del project financing.

Poche risposte, peraltro piuttosto confuse, sono state date ai colleghi Fedele e Smargiassi che hanno posto perplessità sull’ubicazione delle nuove strutture di Vasto e Avezzano e sui servizi che saranno individuati nelle stesse. A Lanciano, l’unica struttura che dovrà essere demolita e ricostruita, non è stato chiarito come intenderanno garantire i servizi ospedalieri quando il cantiere sarà in essere.

Il centrodestra ha governato quattro anni all’insegna della propaganda, ma adesso sono finiti i tempi in cui bastavano le parole, ora è il tempo dei fatti. E oggi di fatti concreti sul tavolo ne abbiamo visti ben pochi. Purtroppo su questi tre nuovi ospedali di certo, oltre i grandi annunci, c’è davvero ben poco”. Conclude.