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Domenico Pettinari

Indagini giudiziarie, un controllo necessario per il bene della Pubblica Amministrazione

Di Domenico Pettinari

Vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo

Legalità, giustizia ed equità sono sempre state più che parole per me. Sono valori imprescindibili su cui ho fondato il mio essere ragazzo, poi uomo e infine politico.  Per questo io sarò sempre al fianco di chi lavora con costanza e abnegazione per rendere la Pubblica Amministrazione un luogo degno della fiducia dei cittadini: parlo degli uomini e delle donne dello Stato, in particolare magistrati e agenti di polizia giudiziaria, che hanno come faro ispiratore proprio i valori di legalità, giustizia ed equità e che, ancora oggi anche nella nostra Regione, si trovano a dover controllare passo dopo passo le azioni di chi gestisce il denaro pubblico degli abruzzesi.

In Abruzzo, come la stampa ci ha raccontato, ci sono inchieste giudiziarie in corso, e su questo non può scendere il silenzio.

Sono indagini importanti che investono esponenti della Regione o delle Aziende ad essa partecipate. Un lavoro immane che la magistratura sta conducendo per garantire che nessun atto illecito sia stato eseguito con il denaro pubblico da chi ha l’onere, ma soprattutto l’onore, di gestirlo.

Noi tutti abbiamo il dovere di ringraziare, sostenere e agevolare il più possibile gli organi giudiziari affinché ci sia un controllo esterno serrato e venga scongiurato il pericolo di atti criminosi, proprio da chi ha il dovere di rendere le istituzioni un luogo sano in cui si pensa solo al bene dei cittadini e non a quello personale.

I soldi pubblici sono di tutti gli abruzzesi e chi li amministra deve essere come un padre di famiglia che si impegna per far quadrare i conti a fine mese. Ogni spesa, anche la più piccola, dovrebbe essere affrontata con questo spirito. E se ci sono organi dello Stato preposti al controllo che questo avvenga a loro dobbiamo solo dire grazie! Invece, troppo spesso, mi sono dovuto trovare a difendere l’azione della magistratura da attacchi inaccettabili da parte della politica, fino ad essere tacciato io stesso come giustizialista. Ma sostenere chi lavora per la legalità e avere la coscienza pulita nel non temere nessuna indagine, ma piuttosto vedere in essa un controllo utile ad evitare che vengano commessi atti illeciti, è un obiettivo a cui tutti coloro che siedono nei banchi della Regione dovrebbero aspirare.

Voglio, quindi, pubblicamente ringraziare la magistratura. Allo stesso tempo mi auguro che, se dovessero emergere condotte rilevanti e gravi a carico di pubblici amministratori di Regione o di aziende ad essa partecipate, queste persone si facciano da parte con un’autospensione, almeno fin quando non sarà fatta chiarezza definitivamente nelle indagini. Un dovere verso i cittadini e verso quello che le istituzioni in questo Paese rappresentano, o dovrebbero rappresentare.