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D’Alfonso e Paolucci a Roma da Padoan, Marcozzi (M5S) “All’Abruzzo occorre un Governo che guardi oltre la poltrona”

L’incontro al vertice di qualche giorno fa fra il Ministro Padoan, il Presidente D’Alfonso e l’Assessore Paolucci certifica il pessimo stato di emergenza dei conti della nostra Regione da sempre denunciato dal M5S: 770 milioni di disavanzo strutturale accertato al solo 2012, il rendiconto 2013 illegittimato dalla Corte Costituzionale, i rendiconti 2014, 2015 e 2016 non ancora approvati e il mancato riaccertamento straordinario dei residui ci forniscono la perfetta misura dell’attenzione che i governi Chiodi e D’Alfonso hanno riposto sulla salute delle casse pubbliche. Zero!

Oggi trattare il debito e gestire in maniera virtuosa la spesa, ancor più di ieri, rappresentano la priorità da porre alla base di una programmazione regionale di medio-lungo termine che vada ben oltre il tempo di una poltrona. Un buon governo dovrebbe garantire alle future generazioni di non essere ostaggio delle cattive scelte del passato ma, purtroppo, dobbiamo quotidianamente constatare che la visione alla base dell’azione politica di chiunque ci abbia governato finora si è sempre fermata all’obiettivo “prossima ri-elezione”.

Il debito mal gestito o non gestito è il nemico numero 1 da combattere per il M5S. Se fossimo stati noi al governo di questa regione, avremmo messo al centro della nostra azione politica il riordino dei conti, il controllo della spesa e l’elaborazione di un credibile piano di rientro trentennale. Una rata che non supererebbe i 30 milioni di euro annui, cifra assolutamente gestibile dalle casse della nostra regione. Avremmo attuato un riordino dei conti finalizzato al miglioramento dei servizi per i cittadini e non ai tagli indiscriminati. Chi ha amministrato sino ad oggi Regione Abruzzo è riuscito nell’incredibile risultato di tagliare la spesa per i servizi senza mettere a posto i conti. E questi sarebbero i professionisti amministratori? Questa è classe dirigente? Se la classe dirigente ha queste fattezze, noi siamo fieri di non esserne parte!

Le risorse per pagare il debito senza tagliare servizi e senza mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini ci sono: da un maggiore controllo sulle partecipate, al taglio degli sprechi su acquisti di beni e servizi in sanità, passando per il taglio dei costi della politica. Tutte azioni che permetterebbero di trovare risorse per far fronte alla rateizzazione del debito e che libererebbero anche somme per ridurre il cuneo fiscale, nella nostra regione fra i più alti del Paese, grazie ai buchi sulla sanità procurati dal Governo di centro-sinistra Del Turco. Insomma il M5S avrebbe fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale, quello che anche i partiti avevano promesso ma che evidentemente non sono stati capaci di fare.

Paolucci faccia ciò per cui è stato eletto, si assuma le responsabilità che gli competono e ripiani il debito. Il blocco delle assunzioni e dell’indebitamento per investimenti sta paralizzando la Regione. Abbandoni le strambe idee di project financing nella sanità che non farebbero altro che far esplodere i conti nel futuro, quando lui non ci sarà più e altri saranno chiamati a pagare, e reinternalizzi i costosi servizi gestiti dalle cooperative nelle ASL. Solo in questo modo l’Abruzzo potrà avere ancora un futuro.