A Scafa e in altri Comuni gli unici presenti scoppiano di pazienti
Avere il pediatra di base e poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze è un diritto per il bambino e per i suoi genitori. Eppure nella provincia di Pescara questo diritto sembra non essere così scontato. Da circa un anno alcune famiglie di Scafa, e dei circa 13 comuni del territorio, a causa del pensionamento di due medici non rimpiazzati, si sono ritrovati assegnati a pediatri che hanno abbondantemente superato il tetto massimo dei pazienti ammissibili e sono in deroga. A rappresentare alla Asl la necessità di nuovi pediatri è stato il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che già mesi fa interessò personalmente l’Assessore Verì sulla delicata situazione di Scafa e degli altri comuni. Purtroppo da allora poco è cambiato e questa mattina, insieme a una gruppo di genitori, è tornato a denunciare il caso in conferenza stampa.
“Ho scritto mesi fa alla Regione per rappresentare questa situazione, ma di tutta risposta invece che assegnare nuovi pediatri ci si è limitati a derogare il tetto massimo di pazienti ammissibili degli unici medici rimasti. Così si sono venute a creare liste di pazienti stracarichi di bambini e genitori che si sono visti assegnati agli unici due pediatri in attività. Se aumentare il tetto massimo dei pazienti ammissibili poteva essere una soluzione per tamponare l’emergenza, certo non può diventare una condizione stabile, perché viene da sé capire che l’offerta del servizio, con un sovraccarico di pazienti così evidente, non può essere come averne meno.
Quando parliamo del pediatra- incalza Pettinari- parliamo di una figura indispensabile che è riconosciuta dal Sistema sanitario nazionale e che ha l’importante compito di prevenzione individuale, diagnosi, cura, riabilitazione ed educazione sanitaria. Figure professionali mediche specializzate formate per offrire la tutela della salute per tutto l’arco della crescita e dello sviluppo nei confronti di bambini ed adolescenti. Non possiamo pretendere che questi medici lavorino con un simile sovraccarico e non possiamo chiedere a queste famiglie di accettare questa situazione che desta loro grande preoccupazione. Ora queste famiglie devono essere rassicurate dalla Regione Abruzzo che deve intervenire sulle Asl affinché la questione si risolva in via definitiva. Bisogna assegnare subito nuovi pediatri trovando un giusto accordo con il comitato di rappresentanza dei pediatri per ristabilire una quantità congrua di pazienti per ognuno. Siamo tra l’altro in un particolare momento in cui il COVID-19 mette in luce la necessità di una maggiore presenza di medici pediatri sul territorio. Non si può rimanere fermi davanti a queste problematiche e davanti alla richiesta di genitori preoccupati – conclude Pettinari – Auspico che in tempi brevi si dia una risposta adeguata alla carenza dei pediatri sia nel territorio di Scafa che in tutta la regione Abruzzo”. conclude.