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TUA: biglietterie chiude il pomeriggio tra disservizi e disagi dell’utenza

Pettinari (M5S): “Riprese attività didattiche in presenza e Regione in zona gialla, scelta dissennata lasciare chiusi i punti informazione per i cittadini”

Biglietterie chiuse di pomeriggio, mancanza di informazioni e numerosi disservizi. E’ critica la situazione per gli utenti della TUA (Trasporto Unico Abruzzo) che lamentano numerosi disagi causati dal trasporto pubblico regionale. A raccogliere le rimostranze dei cittadini c’è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta proprio davanti alla biglietteria della stazione vecchia di Pescara, ha spiegato che: “Il disservizio causato dalla chiusura pomeridiana delle biglietterie TUA, su tutto il territorio abruzzese, è una carenza nell’offerta all’utente da colmare il prima possibile. Il centrodestra dovrebbe tenere ben presente che insieme alla sanità, quella del trasporto pubblico è tra le voci primarie delle competenze regionali. In un contesto in cui l’attività didattica in presenza è ripresa, la regione è in zona gialla e quindi sono ripresi gli spostamenti tra comuni, non si capisce perché l’orario di apertura delle biglietterie rimane limitato alla fascia mattutina. Forse Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non si ricordano che le biglietterie non hanno solo il compito di vendere un ticket, ma rappresentano anche un importante punto per l’assistenza e l’informazione degli utenti. Quando sono chiuse, maggiormente quella fascia di consumatori poco incline al servizio online per età o possibilità, non ha modo di ricevere le corrette informazioni. Un danno non trascurabile soprattutto in questo periodo in cui gli orari cambiano spesso e non sono stati stampati i soliti libricini cartacei. Quello che la TUA si è limitata a fare per dare informazioni è stato soltanto esporre cartelli con le modifiche accanto agli orari vecchi ma, per ogni corsa, l’utente deve verificarne la reale esistenza attraverso un’operazione complessa e poco intuitiva.

Un altro grave problema creato dalla chiusura delle biglietterie riguarda l’evasione sui biglietti: i conducenti per via delle disposizioni anti Covid-19 non possono effettuare la bigliettazione a bordo, e i mezzi che sono muniti di emettitrici troppo spesso registrano un mal funzionamento del macchinario. Se il macchinario, come spesso accade, non funziona non ci sono addetti a garantire la loro efficienza: c’è un solo operatore su Pescara in servizio la mattina e nessuno nel pomeriggio. Quindi succede spesso che il viaggiatore percorre la tratta senza biglietto perché addirittura è l’azienda che non gli permette di farlo.

Viene da sé capire che l’App, a cui spesso la TUA fa riferimento come la panacea di ogni male, dovrebbe essere un elemento aggiuntivo e non sostitutivo dei servizi di biglietteria, perché non tutti hanno la possibilità o la capacità di usarla: impone l’uso della carta di credito o di una carta prepagata di cui molti non dispongono e rende complesso il riscatto dei voucher covid-19 in quanto, sempre secondo quanto ci comunicano gli utenti, la mail necessaria per attivare la procedura spesso finisce nella posta indesiderata.

Gli operatori di biglietteria, quindi, rappresentano un utile collegamento tra l’utenza e l’azienda, un punto di riferimento per cittadini anziani o quelli impossibilitati ad utilizzare i sistemi online. Il personale c’è, ma a causa della incomprensibile scelta di tenere ancora oggi le biglietterie chiuse e avendo tolto un operatore per turno di lavoro, vengono assegnate le ferie d’ufficio.

E come se non bastassero i problemi legati alle biglietterie si aggiunge la questione dei mezzi che continua ad essere un rischio sia per personale viaggiante che per utenti. La TUA ha un parco auto vetusto e in pessime condizioni che costringe gli autisti a uscire dai depositi con le spie rosse accese, creando un rischio costante per personale e passeggeri. Abbiamo sempre denunciato la scarsa qualità degli autobus – incalza Pettinari – ma nulla è stato fatto, anzi la Regione ha acquistato dei mezzi di seconda mano che sembrano essere più vecchi di quelli che aveva già a disposizione. E come se non bastasse, ultimamente sono state acquistate in leasing delle autovetture lussuose che nulla hanno a che vedere con i pullman che tanto servirebbero.

Insomma una situazione che deve essere risolta il prima possibile dalla Giunta Regionale che sembra sorda, ancora una volta, davanti alle esigenze dei cittadini, sia che queste implichino una grande sforzo amministrativo, sia per questioni che, come questa, potrebbero essere facilmente risolte” conclude.