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Si spacca la maggioranza di Governo

Pietrucci e Di Matteo si scontrano sulla legge REASTA e alla fine la seduta è sospesa per mancanza di numero legale

Giornata nera per la maggioranza D’alfonsiana. La seduta di consiglio salta per mancanza del numero legale e la legge sui RESTA ( Istituzione rete escursionistica Alpinistica Speleologica torrentistica Abruzzo),a firma dei consiglieri Pietrucci e Monticelli, torna in commissione a causa di una spaccatura della maggioranza. E’ questo il sunto di una giornata difficile per D’Alfonso e i suoi che hanno mostrato debolezza davanti a tutto il consiglio regionale. Uno scontro piccato in aula tra l’assessore Di Matteo, vera e propria spina nel fianco di questo Governo regionale, e il consigliere Pietrucci, firmatario della legge. L’argomento della contesa è chiaro: la mancata sintonia tra quelle che ormai sono le molte fazioni della maggioranza, divisioni che indeboliscono visibilmente sia l’azione politica che l’appeal della Giunta guidata da D’Alfonso. Ma cosa è successo? Da un lato Di Matteo lamenta di non essere stato interpellato nella scrittura del documento in quanto delegato alle tematiche trattate, dall’altro Pietrucci interviene sulla libertà di ogni consigliere regionale di presentare le leggi secondo la propria volontà senza l’obbligo di confrontarsi con i compagni di coalizione.
Ad interrompere lo squalificante teatrino è intervenuto il capogruppo di maggioranza Mariani, che dopo aver ammesso pubblicamente l’esistenza della spaccatura, ha dovuto rimandare la legge in commissione per evitare ulteriori imbarazzi. “Oggi questo Governo regionale si è fatto ostruzionismo da solo” commenta Gianluca Ranieri M5S “l’Abruzzo ha una legge in meno perchè nella locomotiva che guida questa regione la mano destra non sa cosa fa la sinistra. E’ un rischio” continua il 5 stelle “ che si corre quando pur di ottenere i banchi del governo ci si presenta alle elezioni accozzando una serie di liste, che di fatto non condividono nulla se non la brama di sedersi sulle poltrone del potere. Un gioco redditizio per qualcuno, ma che pone l’Abruzzo nelle mani di chi minaccia sempre di compiere quel passo di lato di troppo che porta verso la caduta. Che questo Governo regionale abbia ancora tanta strada da fare per amministrare bene questa regione non era in dubbio” conclude Ranieri “ma da oggi sappiamo che quel cammino passa anche per i sentieri di montagna”.