Pettinari

Pescara in crisi sulla raccolta differenziata, scarsi risultati e la società chiude il 2022 con un bilancio in rosso

Pettinari: “Centrodestra manca l’obiettivo sui rifiuti, ennesimo fallimento su tutta la linea”

“Pescara è seconda solo a L’Aquila per trend negativo della raccolta differenziata dei rifiuti. Il centrodestra manca completamente l’obiettivo e colleziona l’ennesimo fallimento da quando è al governo della Regione e del Comune” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che commenta il 18° rapporto delle raccolte differenziati rifiuti urbani che fa riferimento al 2022. “Il rapporto – spiega nel dettaglio Pettinari – predisposto dal Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche – Osservatorio Regionale Rifiuti in collaborazione con l’ARTA, è stato recepito dalla Giunta con DGR 601 del 29.09.2023. Dal Carteggio si evince chiaramente che il Comune di Pescara risulta, tra i comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, in fondo alla classifica, con percentuale di raccolta differenziata che non supera il 46,87%. Solo il Comune di L’aquila, altro capoluogo amministrato dal centrodestra, fa peggio con il 41,38%.
Ad aggravare la situazione della nostra città c’è il bilancio in rosso con cui la società Ambiente spa, che si occupa della raccolta, ha chiuso il 2022: una perdita di oltre 780 mila euro. I numeri parlano chiaro ci troviamo davanti a un servizio gestito male e che non funziona.
Una debacle totale se pensiamo che la provincia di Pescara, che vede il suo presidente in quota centrodestra, nel 2022 ha l’indice più basso tra tutte le altre per raccolta differenziata, attestando un misero 53,81%.
Altro dato che mette in evidenza una gestione non ottimale dei rifiuti a livello regionale riportato nel rapporto è che la raccolta differenziata a livello regionale negli ultimi anni si è ridotta, passando dal 64,90% del 2020, al 64,25% del 2021 e 64,21% del 2022, registrando un decremento nel 2021 e 2022, invece di aumentare, andando esattamente nella direzione opposta agli obiettivi europei di raggiungere entro il 2025 il 65% di raccolta differenziata” conclude.