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Il M5S interroga l’Assessore Sanità sul caso della RSA Antoniano di Lanciano

Taglieri (M5S): “Le risposte della Verì sono un mero resoconto dei fatti a posteriori, alle mie domande nessuna risposta chiara”

“Una cronologia dei fatti accaduti a posteriori, seppur accurata, non può essere considerata una risposta adeguata da un assessore che dovrebbe fornire invece elementi per capire cosa non è andato per il verso giusto e soprattutto avrebbe dovuto indagare se tutto quanto previsto dalle normative nazionali e regionali è stato messo in campo in modo adeguato e corretto. Stiamo parlando di 95 persone, rispettivamente 71 ospiti e 24 collaboratori, della RSA “Casa Religiosa Antoniano” di Lanciano che sono state contagiate creando un vero e proprio focolaio attivo. Mi sarei aspettato un po’ di più della sterile lettura di una cronologia dei fatti” il commento arriva dal Vice presidente della Comissione Sanità di Regione Abruzzo Francesco Taglieri (M5S) che aveva da subito denunciato le anomalie dall’Antoniano e grazie a una sua interpellanza ha portato il caso nella discussione dell’ultimo consiglio regionale.

“Per esempio mi sarei aspettato di sapere dall’assessore, vista la situazione difficoltosa e la possibilità che il picco si rialzi, se è stato previsto un piano b per la collocazione degli ospiti anziani. Avrei voluto capire quali misure sono state adottate per prevenire l’estensione del contagio al di fuori della struttura e, soprattutto, quali misure ha predisposto la Asl sul territorio per fronteggiare un’eventuale crisi sanitaria che dovesse derivare dall’aggravarsi delle condizioni degli ospiti della struttura. Avrei voluto essere rassicurato dall’Assessore alla Sanità sulla corretta adozione di tutte le procedure indicate nelle OPGR 45 e 75 e delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità.
Inoltre nel mio intervento ho voluto sottolineare – conclude Taglieri – quanto sta accadendo nell’Ospedale Renzetti di Lanciano, che sulla carta dovrebbe essere una struttura covid free ma che nei fatti sta rischiando di tornare alla stessa situazione emergenziale che si registrava nel marzo 2020. Allo stesso modo ho chiesto che sia data una direzione chiara e definita alla struttura ospedaliera di Atessa”.