“Se le autostrade italiane e abruzzesi versano in condizioni di fatiscenza e le relative tariffe sono tra le più alte d’Europa, Marsilio dovrebbe assumersene personalmente la responsabilità e chiedere scusa ai cittadini, per averlo votato e consentito nel 2008” lo afferma Sara Marcozzi, Capogruppo M5S in Regione Abruzzo.
“Ma come suo solito, Marsilio sceglie di togliersi i panni istituzionali da Presidente di Regione Abruzzo e di indossare quelli accusatore seriale del Governo nazionale, provando a buttarla in caciara per distrarre l’attenzione dalla vera notizia del giorno, ossia che l’esecutivo, grazie alla spinta del MoVimento 5 Stelle, ha finalmente messo un freno ai prenditori di Stato, togliendo dalle mani dei Benetton la gestione della rete autostradale. Non solo, Marsilio ha probabilmente provato anche a nascondere sotto al tappeto i provvedimenti da lui stesso votati, quando era alla Camera dei Deputati. A partire dal cosiddetto “Salva Benetton”, un emendamento inserito nottetempo nel Decreto Legge n.59 e che cancellava per il concessionario l’obbligo di effettuare verifiche rigorose sulle infrastrutture che gestiva e che, di fatto, apriva la strada ai rincari selvaggi dei pedaggi. Approdato in Parlamento il 29 maggio 2008, l’allora deputato Marco Marsilio votò a favore del Decreto che, grazie ai voti del centrodestra, compreso quello del deputato della Lega Matteo Salvini, diventò legge. Il tutto, è bene ricordarlo, mentre tra i Ministri del Governo Berlusconi era presente l’attuale Capo Politico di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Francamente, ascoltare adesso lezioni da Marsilio in merito a come si dovrebbero redigere le concessioni autostradali, fa rabbrividire”.
Prosegue Marcozzi: “Non si capisce come possa Marsilio mettere sul tavolo della discussione proprio ciò viene scritto all’interno delle concessioni alla luce dei suoi precedenti e di quelli dei governi da lui stesso appoggiati con il voto parlamentare. Dalle sue parole, proferite soltanto adesso, dopo che il Governo è riuscito a togliere la gestione della rete autostradale dal controllo dei grandi gruppi interesse, sembra emergere la solita esigenza di voler fare propaganda sterile col fine di attaccare lo Stato: un atteggiamento più consono a un esponente di partito che non a un Presidente di Regione che, in ogni dichiarazione, dovrebbe tenere ben a mente il principio di leale collaborazione che Marsilio afferma di voler seguire a parole ma che, nei fatti, finisce spesso in secondo piano. Per questo motivo abbiamo scelto di votare no anche alla sola discussione della risoluzione sul tema autostradale in Consiglio regionale, per evitare che ogni discussione rischi di trasformarsi in una mistificazione della realtà”.
“Invito il Presidente a dedicarsi meno alla propaganda e di più a svolgere le sue funzioni che, nel caso in cui se lo fosse dimenticato, sono quelle di Presidente della Regione Abruzzo”, conclude.