Sono centinaia gli addetti ai lavori che negli ultimi 4 anni sono andati in pensione e non sono mai stati rimpiazzati dall’Azienda di Trasporto Unico locale (TUA). Una carenza importante che per gli utenti si traduce in corse soppresse e generali disservizi, e per il personale in turni massacranti, ferie non concesse e modifica costante dei turni di lavoro. Le criticità sono state più volte oggetto di lamentele da parte delle organizzazioni sindacali dell’azienda che continuano a chiedere, tra le altre cose, un incremento di autisti e controllori poiché i pensionamenti non rimpiazzati vanno ad aggravare ancora di più l’insufficienza cronica di addetti ai lavori con cui TUA deve fare i conti sin dalla sua istituzione. A cogliere ancora una volta il grido dall’allarme di sindacati e cittadini è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che questa mattina nell’Area di risulta a Pescara ha tenuto una conferenza stampa pubblica per analizzare la situazione delle tratte nella provincia pescarese.
“Le vittime di questi disservizi sono maggiormente gli studenti minorenni e i lavoratori pendolari, cioè proprio quelle categorie che più di tutte hanno l’esigenza di un servizio puntuale ed affidabile. È un dato facilmente riscontrabile che la cancellazione delle corse raggiunge livelli notevoli soprattutto nella Provincia di Pescara. Per spiegare bene di cosa parliamo, su un campione di soli tre giorni, che vanno dal 3 al 5 Febbraio 2022, sono circa 50 le corse saltate nelle tratte tra Pescara, Spoltore, Pianella, Cepagatti, Cappelle, ma anche per Pescara verso Ortona per esempio e altre. Una situazione davvero inaccettabile poiché ai disagi che derivano dal taglio delle corse vanno a sommarsi altre criticità: la biglietteria chiusa la domenica, che vuol dire non solo non poter acquistare un biglietto per le lunghe percorrenze proprio nei giorni festivi, ma anche tener chiuso un punto di riferimento per ragazzi e famiglie dalle aree interne nei giorni in cui si raggiunge maggiormente Pescara per lo shopping o altro.
Ulteriori problemi all’utenza riguardano le emettitrici e obliteratrici sugli autobus che sono inefficienti e, in alcune occasioni, inesistenti. Nel Piazzale terminal bus c’è una scarsa illuminazione e la segnaletica è inesistente rendendo pericoloso l’accesso al piazzale e creando confusione tra gli stalli delle corse pubbliche e private, con ripercussioni non solo sull’autista del mezzo ma anche per il povero cittadino che non è mai certo di dove sosterà il proprio bus. Senza contare il caos generato dalla mancanza di avvisi all’utenza per deviazioni dovute a lavori o altro. Relegare l’unica fonte di informazioni al sito online significa escludere tutta quell’utenza, maggiormente gli anziani, che non hanno un accesso a internet costante o facilitato. Gli anziani sono anche quelli che subiscono l’eccessiva mancanza sui bus di segnaletica luminosa, i display per intenderci, che indicano numero della corsa, percorso e fermate.
Queste criticità esasperano l’utenza tanto da generare anche scontri e discussioni tra cittadini e personale viaggiante che spesso riceve manifestazioni di smarrimento e collera da parte dei viaggiatori. Non possiamo permettere che il personale, già sottoposto a turni massacranti, ai disagi dovuti ai mezzi vetusti e alla confusione nella gestione amministrativa, debba subire anche le rimostranze della cittadinanza facendo da capro espiatorio per una gestione che è fallimentare a livello centrale prima di tutto. È facile capire che l’integrità psicofisica deve essere garantita ai lavoratori soprattutto quando si svolge un lavoro che comporta grande responsabilità come quello dell’autoferrotranviere.
È chiaro alla luce di tutto questo che tanto la dirigenza della Tua Spa tanto la maggioranza di Regione Abruzzo, che nei trasporti vede il capitolo più importante del bilancio insieme alla sanità, devono intervenire immediatamente. Non è la prima volta che chiamo in causa il presidente Marsilio e il Sottosegretario D’Annuntiis, con delega ai trasporti, e non smetterò di farlo fin quando non si inizierà davvero a lavorare con serietà e costanza per risolvere queste problematiche” conclude.