“Al Pronto Soccorso del San Pio, come negli altri reparti, ci sono difficoltà di ogni genere che denuncio ormai da anni. Non più di un mese fa ho segnalato una grave carenza di personale e lavoratori costretti a turni massacranti per rispondere alle esigenze degli utenti, preannunciando come l’arrivo dell’estate avrebbe peggiorato di gran lunga la situazione. E’ chiaro che viste le segnalazioni continue, palesate anche dal Primario, nulla dovrebbe essere sconosciuto ai vertici della Asl, eppure nessuno ha mosso un dito per anni lasciando le nostre parole inascoltate. Oggi sembra che miracolosamente una parte della politica si sia svegliata e addirittura anche il direttore Schael sembra aver capito che nel San Pio ci sono criticità importanti. Ma la verità è una sola: il San Pio è stato abbandonato e chi come me lo urla da anni è stato inascoltato e relegato al ruolo di rompiscatole. Potrei accontentarmi di dire “lo avevo detto” ma non mi basta. Bisogna intervenire immediatamente per garantire all’utenza un servizio efficace e chi ha sbagliato, chi ha mal gestito l’emergenza cronica del personale, va cacciato. Non meno colpevole è chi per connivenza partitica ha taciuto sulle numerose falle di gestione della Asl 02 per anni e oggi si sveglia solo perché probabilmente le lotte intestine al centrodestra lo impongono.
Non si fa politica sulla pelle dei cittadini. Il San Pio è al collasso come ho denunciato subito dopo la mia ultima visita ispettiva e qualcosa va fatto subito per risanare tutta la struttura. I problemi ci sono in tutto l’ospedale: per ogni primario capace di comunicare in modo efficace quanto accade all’interno del proprio reparto, ce ne sono altri che lavorano nel silenzio cercando di garantire un servizio ma non con meno difficoltà degli altri. Ortopedia, Pronto Soccorso, Rianimazione, ma anche per esempio Neurologia, quest’ultima, inspiegabilmente situata in un padiglione diverso da quello degli altri reparti salvavita con problemi logistici enormi per spostare i pazienti anche per fare le Tac. Mancano strumentazioni indispensabili per diagnosticare la morte celebrale, mancano monitor multiparamedici e un ecografo. Manca inoltre un sistema di aria condizionata che eviti ai pazienti di subire le conseguenze delle ore più calde della giornata. Il reparto è esposto a Ovest e prende il sole dalle prime ore del pomeriggio fino alla sera, con pazienti in condizioni spesso gravi costretti a subire temperature inaccettabili. A Vasto cardiologia e medicina non hanno gli holter pressori, perché rotti da anni, e anche con 35 gradi di temperatura bisogna andare a Lanciano per farsi applicare l’holter.
E’ chiaro che l’Ospedale di Vasto è stato letteralmente abbandonato dalla politica regionale, dalla Giunta di centrodestra e dalla Asl 02. Chi è artefice di tutto questo è pregato di lasciare la scrivania e permettere ad altri di sanare quanto da loro trascurato. Arrivo a pensare che serva un ospedale nuovo per ricominciare da zero. A proposito il “più volte presentato” presidio quando vedrà la luce? Dopo i disegni mostrati alla stampa oltre un anno fa si può assistere anche alla posa di qualche pietra o dobbiamo aspettare le prossime elezioni per nuove promesse elettorali?”. Lo afferma il Consigliere regionale M5S e Presidente della Commissione di Vigilanza Pietro Smargiassi.