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Power Crop e Punti nascita: per il M5S, gravi responsabilità del presidente Di Pangrazio

GianlucaRanieriPer i gruppi marsicani del M5S, il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha gravi responsabilità per quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio regionale. Il Consigliere Gianluca Ranieri conferma che “non è la prima volta che il presidente Di Pangrazio viene meno al suo ruolo di garante della democrazia e del confronto. Questa volta, prevaricando l’intero consiglio regionale, il presidente ha di fatto impedito il confronto democratico su due punti importantissimi per la vita della Regione”.
Il comportamento del Presidente ha permesso, per l’ennesima volta, alla politica di non assumere le sue responsabilità per le scelte operate.

Il primo argomento riguardava i punti nascita, vero e proprio nervo scoperto della Giunta D’Alfonso. Le opposizioni, con l’appoggio di parte della maggioranza, avevano chiesto di cancellare i tagli ad un servizio essenziale per il diritto alla salute di mamme e neonati. La richiesta era basata sulle dichiarazioni del ministro Lorenzin, dalle quali appare chiaro che la Regione può decidere autonomamente dove ed in che misura intervenire, almeno per quanto riguarda i punti nascita. “La scelta di chiudere i punti nascita”, afferma Ranieri, “è dettata da motivazioni che poco o nulla hanno a che fare con gli obblighi derivanti dalla sicurezza e dalla salvaguardia degli utenti, come fino ad oggi l’assessore Paolucci ha cercato di farci credere. Se i punti nascita di Atri, Sulmona, Ortona e Penne chiuderanno, sarà perché la politica abruzzese ha scelto di non assumersi le sue responsabilità”.

Il secondo argomento riguardava la centrale Power Crop. Il M5S, che segue la problematica da anni sostenendo le istanze del territorio, chiedeva alla politica abruzzese una presa di posizione che scrivesse la parola fine sulla vicenda. Infatti, come rilevato in conferenza stampa dai portavoce del M5S Giorgio Fedele e Massimo De Maio, il no della conferenza di servizi pone un ostacolo alla realizzazione della centrale ma non la blocca definitivamente. Martedì a Pescara è stata vinta una battaglia importante ma a L’Aquila la maggioranza non ha voluto vincere la guerra. Il comportamento del Presidente Di Pangrazio ha permesso alla maggioranza di ignorare le proprie responsabilità, nascondendosi dietro la procedura tecnica della Conferenza di Servizi. “Siamo curiosi”, aggiungono i portavoce del M5S, “di conoscere l’opinione dei consiglieri marsicani di maggioranza Berardinetti e Di Nicola, che hanno assistito in silenzio alle scelte del Presidente Di Pangrazio”.

Inaccettabile, quindi, il modo in cui il Presidente ha gestito la seduta del 24 marzo. Delle risoluzioni presentate ne sono state poste in discussione solo tre: le meno impegnative per il governo regionale. Mancando, tra le risoluzioni scelte, Power Crop e Punti nascita, i consiglieri di opposizione hanno responsabilmente chiesto di ritirare le loro istanze, per fare spazio ai due importanti argomenti che mancavano. Il Presidente, fingendo di accogliere le richieste avanzate di volta in volta dai consiglieri, ha poi chiuso proditoriamente il Consiglio, impedendo la discussione di tutte le risoluzioni.

A consiglio terminato, al di fuori del confronto politico d’aula” afferma il Consigliere Ranieri “quando credevo che si potesse instaurare un dialogo con un concittadino marsicano, mi sono avvicinato all’arch. Di Pangrazio per chiedere spiegazioni in merito al suo comportamento. Il presidente, non solo ha rifiutato di dare spiegazioni, ma ha anche reagito in maniera scomposta aggredendo fisicamente Giorgio Fedele, portavoce del gruppo M5S di Avezzano che si è occupato approfonditamente della questione Power Crop”.
Questa aggressione fisica, sventata all’ultimo momento dal consigliere Monaco, che ne ha pagato le conseguenze, può avere un’unica spiegazione, della quale ci rammarichiamo: quanto successo è dovuto al fatto che a domandare spiegazioni al Presidente, in maniera sicuramente civile, è stato un semplice cittadino al quale il presidente, non ritenendolo suo pari, non riconosceva il diritto di interloquire. Inoltre, il Presidente Di Pangrazio ha pubblicamente mentito affermando attraverso organi di stampa di non aver partecipato al parapiglia, noi abbiamo le prove di questa menzogna”.

Il ruolo di Presidente del Consiglio Regionale”, conclude Ranieri, “è un ruolo particolamente delicato, a garanzia della democrazia e del corretto funzionamento dell’Istituzione. Per questo, richiede particolari qualità e capacità che il Presidente Di Pangrazio sta dimostrando di non avere. Alla luce del suo comportamento fino ad oggi, dovrebbe valutare l’opportunità di fare un passo indietro. Saremmo i primi a considerare questo passo come una vittoria politica dello stesso Di Pangrazio. Diversamente, dovremo portare in Consiglio Regionale un problema che è ormai evidente”.


Gianluca Ranieri
Consigliere Regionale M5S
e
Gruppi M5S della Marsica