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Mancano 2mila infermieri, chi ha messo a rischio la sua vita per gli altri rischia di non poter godere delle ferie estive

Taglieri: “Situazione annosa, chi governa questa regione dia risposte certe in termini politici e organizzativi”

Rischia di non potere godere delle meritate ferie estive il personale infermieristico della Regione Abruzzo, e in particolare quello della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti. La causa, secondo il Vice Presidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri (M5S), sarebbe la difficoltà di organizzazione e programmazione dettata dalla cronica carenza di forza lavoro.

“Stiamo parlando di un buco di oltre 2mila unità – spiega Taglieri – una carenza cronica che oggi però, nella delicata situazione post Covid, evidenzia una maggiore difficoltà sia nell’organizzazione e nella programmazione di ferie estive e sia per qualità assistenziale e ritorno alla normalità. Considerato che in questo periodo tantissimi servizi come le consulenze, le visite diagnostiche e altre attività di routine, sono a trazione ridotta e che le Asl garantiscono esclusivamente urgenze a livello specialistico, risulta ancora più lampante la mancanza di personale che costringe gli infermieri a non poter garantire una turnazione adeguata per godere delle ferie. Una situazione annosa quanto storica ma che, oggi più che mai, la maggioranza in Regione Abruzzo a trazione Lega, FDI e Forza Italia dovrebbe affrontare. Il personale – incalza il 5 stelle – ha il diritto di andare in ferie perché non si tratta solo di garantire una vacanza, ma un meritato riposo che sarà direttamente proporzionato al servizio offerto al rientro. Si era parlato di un confronto a livello regionale in cui la Asl 02 si era fatta capofila e doveva sanare queste carenze, ma con l’impugnativa da parte del TAR del concorso e con i notevoli ritardi portati avanti fino ad oggi, si sono dimostrati incapaci di farlo e non credo ci sarà un’immediata chiave di svolta. Mi chiedo, a questo punto, come la maggioranza che guida la Regione intenda affrontare una simile criticità, in termini politici e organizzativi. Soprattutto rilevato il fatto che in periodo di emergenza, queste carenze hanno dimostrato di investire ugualmente altre figure chiave della forza lavoro delle Asl come i medici e gli OSS. Chi governa questa regione dovrebbe ricordarsi che più di una volta il personale sanitario con la propria forza e professionalità ha sopperito alle scelte sbagliate e alla mala gestio degli “uffici”. Chi svolge la propria professionalità in corsia dovrebbe essere rispettato e tutelato dalla politica, non messo in condizione di lavorare senza i diritti di base” conclude.