Un esposto rivolto al Procuratore della Repubblica e al Comando Carabinieri N.A.S. è stato protocollato questa mattina dal Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Abruzzo Francesco Taglieri per porre l’attenzione sulla condizione igienico sanitaria in cui sono costretti a lavorare alcuni dipendenti dell’Ospedale Renzetti di Lanciano, che da questa mattina hanno subito uno stravolgimento delle zone destinate alla vestizione per entrare e uscire dai reparti. “Lo spostamento degli spogliatoi del personale sanitario in una sala multimediale collocata in un seminterrato non è accettabile – spiega Taglieri – e oltre a non rispettare la normativa vigente in materia, mette il personale sanitario, nonché le loro famiglie, in una situazione di potenziale pericolo davanti alla quale non si può far finta di niente. Al Renzetti – continua – non ci sono spazi adeguati e alcuni spogliatoi sono ricavati in stanze di fortuna. Non c’è possibilità di lavarsi a fine e inizio turno, non ci sono docce in generale, e, dove sono state messe, sono arrugginite e inutilizzabili, inoltre non c’è spazio per una divisione accurata di abiti da lavoro e abiti personali. Fatto gravissimo se pensiamo che ogni giorno il personale che lavora in prima linea esponendosi a potenziali contatti covid poi torna a casa dai propri cari.
Nella maggior parte degli spogliatoi che si trovano all’interno dei reparti, nei servizi, negli ambulatori e poliambulatori, si palesano condizioni igienico-sanitarie che non dovrebbero esistete all’interno di nessun presidio ospedaliero a maggior ragione in riferimento all’attuale stato pandemico da Sars COVID-19: in ogni ambiente di vita e di lavoro esiste la potenzialità di contagio ma è innegabile che ci sono alcune categorie di lavoratori a maggior rischio di esposizione, come il chi svolge la propria attività in un Ospedale. Pensiamo ai medici, agli infermieri, agli operatori socio sanitari, ma anche al personale di laboratorio, il personale tecnico di radiologia e in generale a tutti quei soggetti che, a qualunque titolo, prestano servizio in contesti sanitari in cui può verificarsi una esposizione a rischio biologico diretta o indiretta.
Denuncio da tempo, sia dentro che fuori le Istituzioni, la situazione al limite in cui il personale dell’Ospedale di Lanciano è costretto a lavorare ma, più che mai, negli ultimi due anni la tutela delle ottimali condizioni di lavoro del personale deve essere una priorità per chi, come Regione Abruzzo, ha il controllo delle Asl02 Lanciano-Vasto-Chieti. Parliamo della tutela diretta dei lavoratori ma anche dei cittadini poiché solo un personale messo in condizione di svolgere al meglio i propri compiti senza rischi per la sua salute può garantire un servizio adeguato al paziente. Nel mio esposto ho elencato chiaramente quali sono gli obblighi previsti dalla legge e al contrario qual è la situazione in cui versa il Renzetti, mi auguro che saranno disposti gli opportuni accertamenti valutando gli eventuali profili di illiceità penale e, nel caso, individuare i possibili responsabili. Una cosa è certa quello che non può più essere in alcun modo tollerato è il pressapochismo con cui viene gestito il servizio sanitario, in particolare nella Asl 02, in un momento di grande emergenza sanitaria come questo”. Conclude.