Notizie Brevi
Frecciabianca

Freccia bianca? Ci pensa il PD… Ci pensa tardi

Il turismo rappresenta sicuramente una delle maggiori risorse di cui il nostro Paese gode, grazie alla presenza di meravigliosi paesaggi, di innumerevoli siti culturali e archeologici, di incantevoli itinerari unici al mondo, di incredibili risorse storiche e artistiche. Vasto e le zone limitrofe sono ricche di tutto questo, essendo in un territorio a forte vocazione turistica che vede anche la presenza di numerosi insediamenti produttivi, ma da alcuni anni tutta l’area è fortemente penalizzata da alcuni fattori.

Tra questi spicca al primo posto la tratta ferroviaria adriatica compresa tra Ancona e Bari, molto problematica ed in forte dissesto ormai da troppo tempo. Particolarmente critica è la stazione ferroviaria di Vasto – San Salvo, che è attraversata da treni veloci ma non gode di scalo ferroviario dei treni “Freccia Bianca” di Trenitalia, con conseguente grave disagio per cittadini e turisti costretti a recarsi a Termoli o Pescara.

Il Movimento 5 Stelle pone particolare attenzione alle istanze provenienti direttamente dal territorio e ha dimostrato di essere sempre pronto ad ascoltare le richieste motivate dei cittadini ed anche in questo caso le sue iniziative non si sono fatte attendere.

Lo scorso 16 marzo, il nostro Consigliere Regionale Pietro Smargiassi ha presentato in Regione Abruzzo una risoluzione – approvata all’unanimità – per la salvaguardia e il potenziamento della stazione ferroviaria Vasto-San Salvo, impegnando la giunta regionale ad interloquire con Trenitalia al fine di inserire la stazione di Vasto-San Salvo tra quelle con almeno una sosta giornaliera dei treni Freccia Bianca. Un sostegno forte, a livello regionale, anche per il grande impegno profuso dal gruppo Movimento 5 Stelle di San Salvo, che da tempo sottolinea la necessità di implementare la propria offerta turistica e rilanciare la propria area industriale, considerando anche che i “Freccia Bianca” effettuano comunque soste tecniche in quello che è lo scalo più a sud dell’Abruzzo. Il testo completo della risoluzione è visionabile al seguente link:

Qualche giorno più tardi, la nostra Eurodeputata Daniela Aiuto ha inviato una lettera aperta all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, il Dott. Michele Elia (già incontrato in passato per le stesse ragioni), in copia conoscenza anche ai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Molise, Marche e Puglia, oltre al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. La risposta di FS – qui il testo completo: http://bit.ly/1KYIxB5 – non si è fatta attendere: agli inizi di giugno, l’AD delle Ferrovie dello Stato ha dichiarato che i treni “Freccia Bianca” sono effettuati in “regime di libero mercato” e per questo servizio non è previsto alcun corrispettivo pubblico. Le rilevazioni di traffico effettuate per la stazione di Vasto – San Salvo non giustificano commercialmente l’istituzione di una specifica fermata per i treni ad alta velocità.

A questo proposito, è stato veramente sorprendente vedere ultimamente unainiziativa del PD per la stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo: una iniziativa tardiva, che rivela peraltro scarso acume politico, trattandosi di un atto ormai inutile, isolato e scollegato dalle precedenti.
I suoi esponenti locali, sono stati da sempre favorevoli agli interventi in campo petrolifero nel vastese e nell’intera regione, ritenuti da loro “fattore di sviluppo economico e occupazionale”, hanno firmato il decreto “Sblocca Italia”, che ha aperto la strada ad un vero e proprio assalto finale delle trivelle almare Adriatico, mettendolo a rischio insieme alle colline abruzzesi, dove l’agricoltura di qualità produce vino e olio esportati in tutto il mondo, alle montagne e ai paesaggi sopravvissuti a decenni di uso dissennato del territorio. Ci chiediamo se dovremmo definire queste persone ancora esponenti del PD (Partito Democratico) o se non sia il caso di ribaltare la sigla in DP (Deriva Petrolifera).

Stiamo parlando degli stessi esponenti locali che hanno votato a favore dell’introduzione dell’IMU agricola, una ulteriore tassa iniqua che colpisce beni strumentali e quindi la produttività delle aziende agricole, presenti in modo massiccio nel territorio vastese e di recente hanno distrutto la scuola pubblica italiana, spezzando le gambe a migliaia di insegnanti. Dopo questa riforma, la “Buona Scuola” di Matteo Renzi sarà aziendalista e d’élite, una scuola che non avrà più nulla di pubblico e di democratico (http://bit.ly/1TSpJGA).

Tutto questo mette ancor più in evidenza un Partito Democratico allo sbando, incapace di intraprendere qualsiasi iniziativa utile alla collettività e che cerca di dare una parvenza della sua presenza a cose già fatte. Un Partito Democratico colpevolmente incoerente che non ha mai dimostrato un particolare amore verso il suo territorio, come del resto non lo sta dimostrando per la Nazione.

Movimento 5 Stelle Vasto
Daniela Aiuto – Portavoce M5S al Parlamento europeo
Gianluca Castaldi – Portavoce M5S al Senato
Pietro Smargiassi – Portavoce M5S alla Regione Abruzzo