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DIRETTIVA MATERNITY LEAVE, ULTIMA CHIAMATA!!!

Come relatrice ombra della direttiva sul congedo di maternità, che corre seri rischi di essere affossata definitivamente, ho sottoscritto questa lettera indirizzata alla Commissione e al Consiglio, a firma del Presidente dell’EP Martin Schulz e della relatrice Maria Arena (S&D) (quest’ultima subentrata ad Alessandra Moretti, che come sappiamo si è dimessa per concorrere alla Presidenza della Regione Veneto…). Sarà sufficiente per aiutare le madri europee?

Dall’inizio di questa nuova legislatura, il Parlamento ha affermato in diverse occasioni di volere inequivocabilmente lavorare con il Consiglio e iniziare i negoziati sulla direttiva sul congedo di maternità. Il Parlamento è pragmatico, costruttivo e aperto a trovare un accordo soddisfacente per le istituzioni e in particolare per i cittadini Europei. Il Parlamento è convinto che lo stallo possa essere sbloccato, se tutte e tre le istituzioni mostrano sufficiente volontà politica.

La Commissione sotto la vostra guida ha indicato la sua intenzione a ritirare la proposta se i co-legislatori non trovano un modo di uscire dallo stallo entro sei mesi. Chiediamo con insistenza che la Commissione faccia tutto ciò che può dall’alto del suo ruolo di ‘agente onesto’ e che si rapporti in maniera costruttiva con i co-legislatori con una prospettiva che riconcili le posizioni del Parlamento e del Consiglio, con attenzione particolare all’equilibrio tra le istituzioni e il ruolo conferitole dal Trattato. A questo fine, accogliamo con favore l’impegno del Primo Vice Presidente Timmermans e della Commissaria Jourova a rapportarsi con la Commissione, come espresso durante la colazione inter istituzionale a Strasburgo il 10 di marzo. Ci farebbe piacere se indicaste i passi concreti che la Commissione intende fare a questo riguardo.

Inoltre sottolineiamo che la spiegazione per il ritiro presumendo che non ci sarà un accordo con il Consiglio è discutibile. In primis, ignora i segnali di volontà a trovare un compromesso equilibrato basato sulla proposta corrente e il lavoro fatto finora su questo progetto che il Parlamento ha inviato ripetutamente sia alla Commissione che al Consiglio. In secondo luogo, la considerazione esclusiva della posizione di una camera porta ad un inaccettabile squilibrio istituzionale tra co-legislatori e ha l’effetto di porre l’accento sul deficit democratico dell’Unione Europea.

Reiteriamo che il Parlamento consideri l’adozione di questa Direttiva durante questa legislatura una priorità e contiamo sul fatto che la Commissione sarà un forte alleato nel tentativo di sbloccare lo stallo attuale e nel fare progressi congiunti su questo progetto.