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Caro bollette Consorzio di Bonifica Centro

Stella e Amicone (M5S): “Si strumentalizza il problema per fare propaganda politica”

“L’iniziativa che alcuni consiglieri di opposizione hanno messo in campo ieri in consiglio comunale a Chieti, contro il rincaro bollette del Consorzio di Bonifica Centro è solo un teatrino per distogliere l’attenzione dalle responsabilità politiche del centro destra che governa Regione Abruzzo. La richiesta di intervento da parte dell’amministrazione comunale, non è solo tardiva, ma è anche rivolta al soggetto sbagliato. Forse a questi consiglieri sono sfuggite le due interpellanze che ho depositato in consiglio regionale, nel 2022 e nel 2023, proprio sui rincari illegittimi del Consorzio. Il centrodestra, o chi è collegato ad esso, dovrebbe rivolgere queste richieste alla Regione e all’Assessore Imprudente, cioè a chi potrebbe e dovrebbe intervenire su questo tema” ad affermarlo è il Consigliere regionale del M5S Barbara Stella, in merito all’Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Riccardo e sottoscritto da alcuni colleghi del centrodestra.

“È chiaro – incalza Barbara Stella –  che qualcuno getta la palla in tribuna per nascondere le responsabilità politiche di Marsilio e del suo Assessore che, in risposta alla mia interpellanza, non hanno detto nulla sulle azioni che la Regione intende mettere in campo per tutelare i cittadini.”

Alle parole del Consigliere regionale Barbara Stella si uniscono quelle del Consigliere Comunale Luca Amicone: “È vergognoso che i colleghi consiglieri di opposizione cerchino di far ricadere le responsabilità sulle bollette “pazze” del Consorzio di Bonifica Centro, sull’amministrazione comunale. È un problema che la Regione non è stata capace di risolvere, o non vuole risolvere, e quindi consiglio al collega Riccardo, e a chi lo ha spalleggiato, di rivolgersi a loro. Coloro che strumentalizzano un comitato per fare propaganda non fa il bene di tutti quei cittadini che si sono affidati a chi dovrebbe difendere i loro interessi, e invece cerca di cavalcare un problema collettivo per fare politica”.