“Sono una vera e propria mannaia, sull’erogazione dei servizi relativi allo spettro autistico, i tetti di spesa definiti dal Dipartimento Sanità di Regione Abruzzo per la Asl 1. La spesa massima per il 2023-2024 in provincia dell’Aquila è di soli Euro 692.775,30. Parliamo di una cifra assolutamente insufficiente sia se analizziamo il dato regionale, poiché copre meno del 9% degli 8 milioni destinati per l’intero Abruzzo; sia se analizziamo il dato parziale della Asl 1, poiché la cifra è erroneamente definita tenendo conto solo dei soggetti in lista d’attesa, circa 70, senza contare tutti quelli che sono già in carico al servizio sanitario” ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che continua “Il Dipartimento Sanità di Regione Abruzzo guidato dall’Assessore Verì ha commesso, a mio avviso, un errore inaccettabile. Una mancanza vergognosa che denota una pessima gestione e ripartizione dei soldi pubblici, ma anche una totale inconsapevolezza dei servizi che devono essere erogati.
Quelli relativi all’assistenza per lo spettro autistico, infatti, non possono essere servizi trattati come gli altri, poiché i soggetti che ne usufruiscono non “smettono” di averne bisogno. Quindi basare i conteggi su una sottostima delle liste d’attesa, senza tener conto di chi già usufruisce del servizio si traduce in un disagio enorme per le famiglie, che a quanto pare non potranno più contare sull’assistenza dei centri convenzionati.
Da un’attenta analisi dei numeri, addirittura, il fondo previsto dalla Regione non coprirebbe neanche le prestazioni in lista d’attesa, aggravando ancor di più la situazione.
Il fabbisogno stimato per la Asl 1 comprende circa 352 ragazzi, di varie età. A dirlo non sono io, ma è stato proprio l’Assessore Verì, in base allo studio sull’autismo in Abruzzo condotto con CRRA, e presentato dalla Regione con grande entusiasmo. Cosa li fanno a fare gli studi se poi non vengono utilizzati per migliorare la qualità dei servizi?
Non permetterò che si faccia propaganda su argomenti come questo! E’ bene ricordare che i primi fruitori delle presentazioni in questione sono bambini in età pre-scolare e in età evolutiva. E’ inaccettabile che il Dipartimento se ne lavi le mani anche davanti alle rimostranze della stessa Asl, che ha chiesto formalmente un incremento dei tetti di spesa, visto che in queste condizioni è impossibilitata a garantire il servizio per tutti coloro che ne hanno, e ne avranno bisogno.
Io su questo argomento non ho intenzione di tralasciare neanche una virgola e mi impegno a portare il caso in Consiglio regionale in ogni forma possibile. Chiederò che sia fatta chiarezza e che sia ritirata immediatamente la delibera di giunta n.807 del 2022 che contiene questi vergognosi tetti di spesa” conclude.