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Stella e Torto (M5S): “Tutela degli studenti universitari: interrogazione al Ministero competente e attenzione sulla nostra regione”

Anche le università si apprestano a riprendere le loro attività in presenza, ma emergono fin da subito le prime criticità ed interviene a riguardo la consigliera regionale del M5S, Barbara Stella. “Sono stata contattata direttamente da alcuni studenti de L’Aquila che mi hanno mostrato tutta la loro sincera preoccupazione. Il quadro di quanto sta accadendo in questi giorni e che mi hanno dipinto è davvero preoccupante: assembramenti evidenti all’ingresso dell’università e all’interno del trasposto pubblico; a testimonianza di ciò mi sono pervenute diverse foto”. E prosegue, “in questo momento così difficile, visto il crescente numero di contagi giornaliero da Coronavirus, non è possibile abbassare la guardia nemmeno per un istante. Se tutto ciò corrispondesse alla realtà chiedo all’Ama un intervento rapido e immediato, affinché la situazione possa essere gestita nel migliore dei modi, evitando che ci possano essere gravi ripercussioni con un ulteriore aumento dei contagi. Per quanto riguarda l’università, in data odierna ho letto una nota del Rettore, Prof. Edoardo Alesse, che sembra proprio indirizzarsi verso una gestione ancora più attenta e scrupolosa della cosa. Tuttavia mi auguro che la didattica a distanza non venga estesa solo “a tutte le attività che si riterrà necessario trasferire sulle piattaforme on-line”, come riportato nella nota del Rettore stesso, ma bensì a tutte o quantomeno a quelle che è possibile effettuare senza la necessaria presenza dello studente, facilitando così il rispetto di quei principi stabiliti dal CTS, dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Inail, che riguardano soprattutto il rischio di affollamento e la sua prevenzione efficace, e la prossimità delle persone rispetto ai contesti statici, dinamici e misti”. E ancora, “auspico un coinvolgimento degli studenti universitari nelle scelte, l’unione degli universitari fin dal mese di giugno aveva redatto un documento chiedendo che venisse avviato un tavolo di confronto tra tutti gli attori interessati (studenti, Adsu, Ama, università); questo avrebbe permesso il raggiungimento, attraverso il confronto e l’apporto di tutti, di una soluzione più articolata, capace di dare una risposta più ampia alle diverse esigenze”.

Conclude la pentastellata Stella, “oggi ritengo che la massima cautela debba essere l’unico modus operandi rispetto ad azioni ed attività che prevedano la presenza di un elevato numero di persone all’interno di uno stesso luogo quale, come in questo caso, può essere la ripresa dell’attività didattica nelle università abruzzesi. Pertanto mi auguro ed invito tutti i Rettori delle nostre università a non abbassare la guardia estendendo quanto più possibile la didattica a distanza a tutti gli studenti, anche in modo alternato e parallelo alla modalità classica; in questo modo diminuirebbe sia la presenza massiva degli studenti all’interno delle sedi universitarie e sia gli utilizzatori del trasporto pubblico locale, mantenendo così alti i livelli di sicurezza sanitaria in entrambe le circostanze”.

Ma a riguardo interviene anche la deputata del M5s Daniela Torto, “una gestione errata o poco attenta alle possibilità che si possano creare assembramenti come quelli testimoniati nelle foto non può e non deve avvenire in alcun modo. Oggi più di ieri siamo consapevoli dei pericoli a cui noi tutti siamo esposti e data l’evidente crescita della curva dei contagi di questi giorni, il principio di precauzione deve essere sempre messo al primo posto. Pur rispettando l’autonomia delle università, credo che il Ministero debba dare un indirizzo forte per garantire la sicurezza degli studenti e mitigare il più possibile i contagi da covid.

Il ministro Manfredi, che è stato rettore dell’Università Federico II di napoli, ateneo con una piattaforma informatica per la didattica a distanza molto avanzata, sono sicura che capirà questa problematica e saprà trovare la giusta soluzione.

Proprio per questo nell’interrogazione chiederò quali atti vuole mettere in campo il Ministero per favorire il più possibile la didattica on-line, soprattutto in questo periodo così delicato”.