“Ho appreso con sconcerto e indignazione dell’uccisione dell’orsa Amarena, avvenuta questa notte in una zona periferica di San Benedetto dei Marsi. Non ci sono parole né giustificazioni per un così deprecabile gesto, frutto della violenta mano dell’essere umano. Un gesto che va condannato con fermezza e decisione, senza alcuna attenuante e chi lo ha compiuto dovrà rispondere di fronte alla legge.
Mi chiedo il perché di tanta cattiveria, perché invece di imbracciare il fucile non sono stati avvisati i guardiaparco e perché non si è cercata soluzione alternativa alla giustizia fai da te. In questi giorni si aggirava con i suoi due cuccioli che, adesso, vanno messi al sicuro, nutriti e svezzati in assenza della loro madre.
L’orsa Amarena, come Juan Carrito erano simboli di questa regione, e lo resteranno per sempre. Ma adesso dobbiamo impegnarci una volta di più per tutelare e salvaguardare gli esemplari che vivono con noi sulle nostre montagne, ben tenendo a mente che l’orso marsicano è una specie in via di estinzione.
La gravità di quanto accaduto ci spinge ora ad andare oltre una gestione ordinaria e tradizionale. È il momento di riflettere sulle politiche di gestione della fauna selvatica e sulla loro efficacia. In questi anni ho ascoltato le richieste di coloro che vivono a stretto contatto con il mondo animale, ed è per questo che ritengo indispensabile agire per una convivenza migliore, pacifica e che, soprattutto, possa educare i più giovani a un maggiore rispetto dell’ambiente che li circonda.
Di fronte all’ignoranza e alla giustizia fai da te, siamo tutti chiamati a fare di più” a dichiararlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele.