“Questa Rete Ospedaliera approvata oggi da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, rappresenta la pietra tombale per la sanità pubblica abruzzese. Parliamo di un documento preconfezionato dai tavoli ministeriali romani, con nessuna possibilità di essere modificato o migliorato. Un documento che non tiene conto delle esigenze dei cittadini, dei portatori di interesse e che centralizza ancor di più i servizi a danno delle aree interne. La maggioranza in aula ha parlato di un fantomatico ‘Modello Abruzzo’, che purtroppo non trova fondamento nella realtà che vivono ogni giorno gli abruzzesi. Non viene data nessuna risposta alle grandi criticità: 25mila prestazioni in meno rispetto al passato, mobilità passiva più che raddoppiata, liste d’attesa infinite e carenza cronica di personale” ad affermarlo è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri che prosegue “in questi mesi si è parlato molto di soldi e di liberare risorse per l’edilizia sanitaria, ma non si è parlato di come garantire prestazioni e servizi all’interno degli ospedali, né con quale personale e né con quali strumentazioni! Si parla di nuovi ospedali, che oggi esistono solo su carta, con il rischio concreto di avere tante inutili cattedrali nel deserto, con i cittadini costretti ad andare fuori regione o peggio a rinunciare al diritto alle cure. Questo è il vero scadente ‘Modello Abruzzo’ che il Centrodestra sta imponendo all’Abruzzo con una Rete Ospedaliera che serve solo per avere qualche argomentazione in più nella prossima campagna elettorale. Questo è un documento di programmazione che arriva dopo ben 57 mesi dall’inizio della legislatura, che non vedrà l’attuazione da questa Giunta regionale e che non esprime nessuna decisione sui DEA di II livello, la cui definizione viene demandata a 36 mesi dall’Approvazione. Del resto promettere è più facile che guardare ciò che è stato fatto, altrimenti si dovrebbe certificare un fallimento su tutta la linea.
Nelle Commissioni “farsa” orchestrate dal Centrodestra – incalza Taglieri – abbiamo provato a portare la voce dei cittadini e delle loro difficoltà e attraverso i nostri emendamenti di merito abbiamo provato a ripristinare servizi e tutelare le prestazioni negli ospedali. Ma la maggioranza, con una arroganza istituzionale senza pari, ha silenziato prima le tutte opposizioni e poi i portatori d’interesse, troncando ogni possibilità di dialogo. Del resto lo sapevano già dall’inizio che quel documento non poteva essere cambiato di una virgola, altrimenti avrebbero preso l’ennesima bocciatura dai tavoli ministeriali.
La realtà dei fatti è che la Rete Ospedaliera in Abruzzo arriva tardi, non traduce la necessità dei territori. Stanno giocato con la speranza degli abruzzesi di veder garantito un diritto fondamentale come quello alle cure e di avere un Servizio Sanitario regionale a misura di cittadino. Oggi, purtroppo si è scritta l’ennesima brutta pagina a firma del Centrodestra di governo” conclude.
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