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Rete ospedaliera, Fedele (M5S): “La sanità nella provincia dell’Aquila affonda ma il Centrodestra fa solo propaganda”

“Sulla nuova rete ospedaliera il centrodestra regionale continua a gettare fumo negli occhi degli abruzzesi: ancora un annuncio, il terzo in tre mesi, con il quale propagandare l’ennesima fantomatica approvazione da parte del Ministero ma la realtà è che, ad oggi, non c’è nulla di concreto se non il fatto che, da cinque anni a questa parte gli abruzzesi – costretti a subire continui tagli e disservizi – non hanno né una rete ospedaliera né, soprattutto, un piano sanitario. Inoltre non c’è stata alcuna condivisione o confronto all’interno del Consiglio regionale, laddove cioè la rete ospedaliera diventa Legge della Regione Abruzzo e dove vengono riportate le istanze dei cittadini di cui noi Consiglieri siamo portavoce. Nessuna possibilità di dialogo, nessun confronto, nessuna possibilità di correggere gli errori di Marsilio e del suo assessore Verì: l’arroganza di questo Governo regionale è nota a tutti, eppure speravamo che, vista l’importanza della posta in palio, per una volta agissero in maniera più trasparente e responsabile”.

Lo afferma il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele.

“Arrivati al terzo annuncio consecutivo, ed a sei mesi dalle elezioni regionali, tutti quanti esigiamo di conoscere il contenuto della bozza in questione al fine di tutelare i diritti e le esigenze dei cittadini abruzzesi. Il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì non possono continuare a nascondere i loro propositi e obiettivi, pretendiamo chiarezza circa le reali intenzioni di questo centrodestra nell’organizzare la sanità regionale che, arrivati a fine legislatura, possiamo bollarla come fallimentare. Di bozze, finora, abbiamo visto solo quella del 2021, ed era tutt’altro che soddisfacente. Come sempre in questi cinque anni di malgoverno regionale la Asl1 è stata relegata al ruolo di fanalino di coda: i disagi e i disservizi sono sempre di più, dalle liste d’attesa infinite alle carenze di personale fino alla mancanza, in diverse circostanze, di forniture farmaceutiche ed ospedaliere. A ciò si aggiunga l’hackeraggio – di cui continuiamo a subire ancora le conseguenze – che ha amplificato quanto sopra descritto, e si avrà un quadro drammatico della sanità nella provincia dell’Aquila”.

“L’unica certezza che abbiamo sulla rete ospedaliera è l’inaffidabilità di Marsilio dimostrata nel caso di Tagliacozzo”, aggiunge Fedele. “Dopo la protesta popolare per la cancellazione del codice ministeriale del presidio ospedaliero cittadino, sfilando in una indecorosa passerella elettorale, i rappresentanti regionali del centrodestra hanno distribuito ad amministratori comunali e cittadini una sfilza di promesse e rassicurazioni. Qualche settimana dopo, di tutta risposta, la riabilitazione cardiologica del presidio tagliacozzano, l’unica pubblica di tutta la provincia dell’Aquila, è stata declassata da “unità complessa” a “unità semplice” con tutto ciò che comporterà in termini di servizi erogati. Un atto scellerato che ha smentito in un colpo solo tutte le promesse di potenziare Tagliacozzo”.

Prosegue il Consigliere Fedele “i cittadini sono stremati, non tutti hanno la possibilità di attendere i tempi della sanità pubblica e così sono costretti a rivolgersi al privato. Chi non ha risorse economiche per farlo, rinuncia alle cure o, nella migliore delle ipotesi, spera di ritagliarsi un posto nelle lunghissime liste d’attese. È inaccettabile. Sono anni che denuncio queste gravità, e di certo non ho intenzione di fermarmi adesso che la crisi è più viva che mai. Questo centrodestra ha disatteso ogni annuncio o promessa, si è rivelato incapace di redigere un piano piano di rete ospedaliera che colmasse i diversi gap presenti sul territorio e che potesse risollevare l’offerta sanitaria della Asl1. Uno schiaffo continuo al dolore dei cittadini. Se il Presidente Marsilio e la sua Giunta pensano di imporci la loro visione sono fuori strada: non accetteremo passivamente questa azione politica, ben consapevoli del fatto che la prossima rete ospedaliera sarà quella che tutti gli abruzzesi dovranno vivere nei prossimi cinque anni. Esigiamo trasparenza, pretendiamo dialogo e non accetteremo alcuna scusa per approvare la rete ospedaliera a scatola chiusa. I Consiglieri regionali hanno il diritto-dovere di modificare la proposta di rete ospedaliera del Governo regionale in funzione dei reali bisogni di cittadini e territori” conclude.