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M5S: La verità sul caso Davide Cervia

“C’è una risposta dovuta alla famiglia di Davide Cervia, militare specializzato in guerra elettronica, scomparso senza lasciare traccia. Una risposta che dopo 24 anni tarda ancora a venire. Dopo venti anni il processo penale è stato archiviato, affermando inequivocabilmente, però, che si è trattato di rapimento. Chi risarcirà la famiglia per decenni di depistaggi e mistificazioni? “.

I portavoce del M5S alla Camera Angelo Tofalo e al Senato Vito Crimi e Bruno Marton, membri del Copasir presenteranno un’interrogazione al presidente del consiglio Renzi: “E’ stato avviato il processo civile, ma l’avvocatura dello Stato ha opposto l’eccezione della prescrizione del diritto a richiedere un risarcimento per gli inganni subiti dalla famiglia. Un processo civile che permetterebbe di dare nome e cognome a chi ha depistato. Chiediamo al presidente Renzi di intervenire presso l’avvocatura dello Stato che può rinunciare alla prescrizione. La verità non può essere ostacolata dalla prescrizione, che salva colpevoli e non permette di condannare i responsabili”.

I membri M5S del Copasir concludono sottolineano che: “rimane aperta e da indagare la questione del traffico d’armi a cui si lega il traffico di tecnici, da questo dipende la sorte di Davide Cervia. Ribadiamo che dopo ben 24 anni, non possono più sussistere segreti, ma giustizia e trasparenza. I nostri servizi segreti sicuramente hanno informazioni che necessitano di essere rese pubbliche e non posso trincerarsi dietro la ‘non conoscenza degli accadimenti’, perché sarebbe inverosimile”.

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