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I tentacoli della piovra sul ministero dei Beni culturali

I tentacoli della piovra di MafiaCapitale si avvolgono anche attorno ai beni culturali. D’altronde, trattandosi della Città Eterna sembra quasi che non potesse essere altrimenti.

In questione c’è la onlus Human Foundation, presieduta dall’ex Ministro della Cultura Giovanna Melandri (PD), il cui fondatore è considerato il “commercialista della cupola” e che aveva costanti contatti con quel Luca Odevaine famoso per aver cambiato cognome dopo una condanna per spaccio. Tale cambio di nome gli aveva fruttato persino una consulenza con la stessa Melandri, figuriamoci.

Ebbene, alcuni atti notarili di questa onlus erano stati stilati negli uffici del ministero dello Sviluppo Economico: ma per quale oscuro motivo, di grazia? E perché il Ministero non procede ai dovuti controlli su tutte le cooperative? Il M5S vuole saperlo ufficialmente, per questo il nostro Massimo Baroni ha fatto oggi un question time in aula, e Giulia Grillo un’interrogazione in Commissione. L’unica risposta offerta dal governo (quello del “DASPO ai corrotti”!) è stato un vago “manderemo gli ispettori“. Vi basta? A noi no: gli staremo col fiato sul collo.

Le mani in pasta coi Beni Culturali sembrano arrivare poi al Ministero stesso, quello oggi presieduto da Franceschini (PD). Le ultime notizie ci raccontano che il “Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale” si chiama nientemeno che Annamaria Buzzi. Di nuovo i cognomi: ma questo è ancora più famoso, infatti coincide con l’ormai arcinoto Salvatore Buzzi, compare di Carminati al centro di MafiaCapitale. La signora Annamaria è nientemeno che la sorella di Buzzi. Bell’ambientino, al Ministero.

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