FrancescoTaglieriCapogruppo

Comunità energetiche rinnovabili: pochi fondi e troppo disinteresse dalla Regione Abruzzo

Taglieri (M5S): “Centrodestra immobile mentre i cittadini lottano con caro-bollette e povertà energetica”

Sulle comunità energetiche non c’è più tempo da perdere. Grazie alla legge del Movimento 5 Stelle, che porta la mia prima firma, l’Abruzzo si è dotato di uno strumento normativo importante che però non è mai stato attuato. Purtroppo il centrodestra sembra, ancora una volta, non aver colto l’opportunità legata alle comunità energetiche tanto che nell’ultima legge di bilancio regionale ha relegato pochissimi fondi alla loro costituzione. Per questo come Capogruppo del Movimento 5 Stelle ho protocollato una Mozione che impegna il Presidente Marsilio, e la sua Giunta, ad individuare risorse opportune e promuovere sul territorio, e presso le amministrazioni comunali, la creazione di Gruppi di autoconsumo collettivo e di Comunità energetiche, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale. Così come è stato fatto in città, come Sulmona o Pineto, dove i nostri rappresentanti eletti hanno lavorato alacremente al raggiungimento di questo obiettivo, tutti i comuni abruzzesi con l’appoggio della Regione dovrebbero procedere spediti in questa direzione.

In particolare il M5S vuole sostenere le forme di configurazioni che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica” ad affermarlo è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo Francesco Taglieri che continua “In Italia circa il 15% del totale, con un impatto particolarmente rilevante per la popolazione anziana, vive in condizioni di povertà energetiche. Essere “energeticamente poveri” o rischiare di diventarlo con forti difficoltà ad acquistare servizi minimi come elettricità e acqua calda e a riscaldare o rinfrescare correttamente le proprie abitazioni, è un problema che riguarda il 47% degli anziani.

Il quadro normativo europeo – spiega Taglieri nel dettaglio – pone degli obiettivi specifici per il cosiddetto Green Deal. L’Italia e l’Abruzzo non devono farsi trovare impreparate ad affrontare la crisi determinata da una combinazione di basso reddito, elevata spesa per l’energia e scarsa efficienza energetica.

Il PNRR, inoltre, prevede una misura che dedica circa 2.2 miliardi di euro a beneficio delle comunità energetiche realizzate nei comuni sotto i cinquemila abitanti, con l’erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento per interventi da realizzazione di nuovi impianti o di potenziamento di impianti già esistenti, con l’obiettivo di realizzare nuove installazioni per almeno 2 GW con una produzione aggiuntiva indicativa di almeno 2.500 GWh ogni anno.
Alla luce di questo quadro di possibilità economiche è davvero inaccettabile il disinteresse della Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia. Per la sua conformazione morfologica, infatti, l’Abruzzo deve vedere in questo particolare capitolo del PNRR un’opportunità unica ed irripetibile da non poter ignorare.

Nella mozione, tra le altre cose abbiamo anche chiesto, di attivare un apposito sportello o servizio informativo per la messa a disposizione dei cittadini delle conoscenze necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche; di promuovere la conoscenza sul territorio di questo strumento prezioso per la riduzione delle bollette energetiche e per la sostenibilità ambientale. E, infine, di attivarsi nei riguardi del Ministro del MASE Pichetto Fratin per la pubblicazione urgente del decreto ministeriale, che preveda fra l’altro la possibilità di cumulare la detrazione fiscale e la tariffa incentivante, e per l’attuazione da parte di ARERA delle modalità per lo scorporo dell’energia condivisa in bolletta.
Il Movimento 5 Stelle ha sempre fermamente creduto nella Comunità energetiche rinnovabili, tanto che al Governo abbiamo lavorato con fermezza e abnegazione al fine di dare uno strumento normativo utile a tutti gli enti locali. Ora il Governo Meloni deve continuare sulla strada tracciata dal M5S e le Regioni devono fare la propria parte”, conclude.