Le imprese abruzzesi e i sindacati denunciano a gran voce l’inefficienza della legge di Bilancio della Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia. La sonora batosta arriva da un gruppo di sigle che rappresentano il mondo dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato, della piccola industria e del turismo. Dalla stampa apprendiamo che nel dettaglio si tratta di Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio L’Aquila, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil E Ugl, che pubblicamente hanno bocciato la manovra voluta dal centrodestra.
Il grido di aiuto è stato raccolto dal Movimento 5 Stelle che ha fatto da cassa di risonanza per le denunce del comparto produttivo con uscite pubbliche sia a firma del Capogruppo in Consiglio regionale Francesco Taglieri, sia del Vicepresidente del Consiglio regionale, in quota M5S, Domenico Pettinari.
“Lo abbiamo detto in ogni modo durante i lavori della sessione di Bilancio – afferma Taglieri – e ora anche le associazioni di categoria e i sindacati ci danno ragione: questa manovra è totalmente inadeguata a far fronte all’attuale situazione economica che sta vivendo la nostra regione. Eppure abbiamo assistito per giorni alle autocelebrazioni propagandistiche del Centrodestra, su quanto questo bilancio fosse perfetto. Ma la realtà puntualmente ha presentato il proprio conto alla Giunta del Presidente Marsilio.
Le nostre imprese già sofferenti per i due anni di pandemia, sono state abbandonate da Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia. Ancora una volta, si è palesata la mancanza di visione del Centrodestra e l’incapacità di programmazione che penalizza il nostro tessuto produttivo.
Alla luce di queste taglienti critiche della società civile appare evidente che se qualcosa di buono è stato fatto per le famiglie in difficoltà e le fasce deboli della popolazione lo si deve alla tenacia e al buon senso dell’opposizione, in particolar modo del Movimento 5 Stelle, che non ha mai smesso di chiedere aiuti per far fronte al caro energia, per il sostegno dei malati oncologici e per l’assistenza di disabili e fasce più deboli della popolazione”
“Siamo di fronte ad un vero e proprio svilimento di migliaia di realtà imprenditoriali medio e piccole che sono state lasciate all’abbandono – aggiunge Domenico Pettinari – Non si è fatto nulla per loro. Avevamo chiesto interventi per il contrasto del caro bollette anche per le imprese e poi il taglio di Irpef e Irap, una riduzione delle tasse automobilistiche regionali e il rifinanziamento di quelle leggi regionali che intervenivano a sostegno delle attività produttive. Nessuna proposta è stata presa in considerazione. Zero risorse impegnate in tal senso.
Chiedo perciò l’immediata convocazione di un Consiglio regionale che ponga all’ordine del giorno un provvedimento emergenziale che sani questa vergognosa mancanza del centrodestra. Una situazione che appare ancora più grave e paradossale se si pensa che questo Esecutivo regionale ha concesso, nuovamente, un finanziamento sproporzionato per il ritiro del Napoli Calcio, stanziando 4 milioni di euro per tre anni. Probabilmente queste sono le priorità per questa maggioranza, che preferisce investire tutto su un unico settore, lasciando che migliaia di imprese e partite iva chiudano i battenti. Un collasso economico che è già iniziato nel 2022 e che, se non si pone rimedio, sarà ancora più disastroso nel 2023” conclude.