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ASL02: in arrivo la mannaia sugli sportelli dedicati alla senologia. Taglieri: “Altro che disavanzo, qui si taglia la dignità dei territori”

C’è sempre una buona scusa per tagliare. Stavolta è il disavanzo sanitario. E così, mentre dai palazzi della Regione continuano a raccontare fiabe sulla “tutela dei lavoratori” e sul “miglioramento dei servizi”, negli ospedali di Lanciano, Vasto, Chieti e Ortona si prepara l’ennesima scena del dramma: la possibile chiusura degli sportelli dedicati alla senologia e la riduzione del 30% delle ore Cup.

Un’operazione chirurgica – ma senza anestesia – che l’ASL02 starebbe predisponendo con il beneplacito di Areacom e del nuovo operatore che si è aggiudicato la gara Cup, il quale dovrebbe entrare in servizio dal 1° gennaio 2026. Il mandato, dicono le carte, è chiaro: “ridurre del 30% le ore”. Tradotto: meno personale, meno servizi, più disagi.

Eppure, fino a ieri, dalla Giunta Marsilio-Verì assicuravano che “nessuno pagherà i costi del disavanzo, né gli utenti né i lavoratori”. Ma come si sa, le bugie hanno le gambe corte. Quelle della propaganda sanitaria del centrodestra abruzzese ormai zoppicano vistosamente.

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri, denuncia: “È inaccettabile che, in nome di un presunto risanamento economico, si proceda a colpire servizi essenziali come la senologia, che rappresenta un presidio di prevenzione e assistenza fondamentale per centinaia di donne ogni anno. Questi tagli non solo penalizzano gli utenti, ma mortificano anche i lavoratori che da anni garantiscono professionalità e dedizione nonostante condizioni sempre più difficili”.

Poi, con l’ironia che resta l’unico antidoto alla rassegnazione, Taglieri commenta: “Da mesi denunciamo che la linea Marsilio-Verì è quella del taglio chirurgico: prima i reparti, poi le ore, infine gli sportelli. Altro che programmazione sanitaria, qui serve il calendario delle chiusure. E se continuo a prevederle con questa puntualità, forse mi toccherà cambiare mestiere e aprire un oroscopo sanitario: ‘oggi il tuo servizio pubblico potrebbe non riaprire’”.

Il rischio, conclude Taglieri, è che ancora una volta “si sacrifichi la sanità pubblica sull’altare dell’aritmetica contabile, mentre ai cittadini si chiede di accontentarsi delle promesse e alle lavoratrici di farsi bastare le ore che restano”. Dunque la domanda resta aperta, ma retorica: sarà davvero così difficile governare senza tagliare sempre sugli stessi?