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Marcozzi (M5S): “Il M5S vince la battaglia sulla designazione alla Corte dei Conti. La maggioranza studi leggi e regolamenti”

“Nella giornata del 4 febbraio è stata, finalmente, ufficializzata la scelta di fare un passo indietro sulla designazione alla Corte dei Conti abruzzese da parte del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Una decisione inevitabile, che noi indicavamo come l’unica percorribile fin dal principio, alla luce degli evidenti dubbi di legittimità sull’iter seguito. Come abbiamo sempre ripetuto, infatti, sono stati confusi due istituti giuridici ben diversi, utilizzando per una designazione la procedura prevista per le nomine, in violazione del Regolamento interno del Consiglio. Il rischio di ricorsi per questo chiaro vizio di forma era evidente da subito e, con colpevole ritardo, anche il Presidente Sospiri si è accodato alla nostra posizione”.

Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi, che continua: “Tuttavia, leggendo le motivazioni, emerge come la toppa messa dal Presidente del Consiglio regionale sia addirittura peggiore del buco da lui stesso creato. Innanzitutto si specifica che viene disposto il “ritiro” del decreto di designazione, commettendo una delle tante anomalie giuridiche a cui questa maggioranza ci ha abituato, piegando a proprio piacimento le regole delle istituzioni. I decreti non si ritirano, semmai si “revocano”. Questo è un caso di specie, vista la procedura dai palesi dubbi di regolarità, che avrebbe giustificato, come da noi più volte invocato, la revoca in autotutela. I pacchi postali si ritirano, i decreti si revocano! Regione Abruzzo, l’istituzione che anche io rappresento, non ci farà di certo una bella figura davanti alla Presidenza della Repubblica. Una intera regione umiliata”.

“Altrettanto fantasiosa è poi la motivazione con cui viene giustificato il “ritiro” della designazione. Il Presidente Sospiri fa vago riferimento a Capigruppo, di maggioranza e opposizione, che avrebbero formalmente dichiarato di voler rivalutare la propria posizione in merito a tale designazione. Voglio chiarire una cosa: il MoVimento 5 Stelle non ha mai avuto bisogno di fare alcuna valutazione extra o di cambiare idea. La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio della questione, quando abbiamo evidenziato in ogni sede gli errori procedurali ravveduti”.

“Io – conclude Marcozzi – non ho intenzione di restare in silenzio di fronte a questo continuo scaricabarile, alla mistificazione per prassi, a cui la maggioranza ci ha abituato ogni volta che commette errori gravi come questo, preferendo scaricare su altri responsabilità esclusivamente proprie. Assistiamo ogni giorno a una esasperata e stucchevole ricerca del colpevole. Adesso è il momento di dire basta, perché una Regione il cui governo preferisce cercare scuse invece di trovare soluzioni, non potrà mai andare lontano. E a rimetterci alla fine saranno, come al solito, i cittadini abruzzesi”.