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TFR anticipato ai consiglieri regionali: Schizofrenia in Regione Abruzzo

Lo scorso Consiglio Regionale la famigerata norma sul TFR dei Consiglieri Regionali è stato approvata. Unica forza a votare CONTRO questo emendamento “pro casta” è stato il Movimento Cinque Stelle.
Carte alla mano, nella prima mattinata di oggi, il consigliere M5S Domenico Pettinari, ha presentato una risoluzione richiedendo formalmente al Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso, nell’ambito delle proprie competenze, di presentare nel primo Consiglio Regionale una Proposta di Legge di modifica dell’articolo 19 (Legge Regionale n.40 del 10 agosto 2010), tesa al ripristino dello stato originario della norma. Una risoluzione che continua a segnare la lotta che il M5S combatte contro i privilegi della casta.

Ma quello che succede oggi in Regione ha dell’incredibile. Anche il centro-destra si affaccenda per presentare un risoluzione che abroghi la legge in questione. Ma non avevano votato a favore? Ed il Consigliere Febbo di Forza Italia non si era scagliato contro Pettinari in difesa di questo “diritto dei consiglieri regionali”? Ai posteri l’ardua sentenza.

Ma non è finita qui! Il Centro Sinistra, per non essere da meno, propone un emendamento abrogativo della legge proposta da Paolini (IDV). Cioè stanno tentando di abrogare la legge da loro stessi presentata.(Incredibile ma vero)

“In questa rincorsa al “grillino doc” – ricorda la capogruppo Sara Marcozzi – la Proposta di Legge presentata, ormai da oltre tre mesi, dal Movimento Cinque Stelle sulla riduzione dei costi della politica, che prevede L’ABOLIZIONE TOTALE DEL TFR (oltre al dimezzamento dello stipendio del consiglieri), non è stata ancora discussa. Staremo a vedere, vista questa brama abolizionista, come voteranno questi nuovi paladini del “risparmio” la proposta di legge a cinque stelle”.

“Ma c’è di più – continua Marcozzi – oggi il Presidente D’Alfonso, appropriandosi di prerogative non previste dal Regolamento Regionale e paragonandosi al Presidente della Repubblica, divulga alla stampa un “regio decreto”, recante la data di domani, nel quale dichiara di non promulgare la legge incriminata! Forse siamo sul set di Ritorno al Futuro IV e non lo sappiamo!”
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