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TAC Lanciano rotta due volte nelle ultime settimane

Taglieri (M5S): “Inaccettabili rallentamenti per gli esami diagnostici. Abbiamo più volte avvisato la ASL che stava acquistando uno strumento già vecchio”

“La Tac dell’Ospedale Renzetti di Lanciano si è rotta per ben due volte nel giro delle ultime settimane. Un disagio che, solo grazie al sacrificio e la professionalità degli operatori, non ha buttato nel caos gli utenti. Il personale infatti è stato costretto a utilizzare la vecchia TAC a sedici strati per gestire sia le urgenze che i programmati. Tutto questo è inaccettabile soprattutto se pensiamo che più volte avevamo sottolineato che l’acquisto della TAC, effettuato dalla Asl 02, non era assolutamente in linea con le necessità dell’Ospedale e del territorio” ad affermarlo è il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo Francesco Taglieri che continua “La Tac acquistata per l’Ospedale di Lanciano è la rappresentazione perfetta dell’improvvisazione che guida la sanità nella provincia di Chieti. Dopo anni di richieste e di denunce per dotare il Renzetti di un efficiente apparecchio per la diagnostica, alla fine è stato acquistato per 200mila euro un macchinario dismesso dalla Francia e datato 2016, quindi di fatto già da cambiare. Ma ancora più grave è pensare che con soli 15mila euro in più si sarebbe potuta comprare una Tac nuova ed efficiente ed evitare tutti i disagi che in questi giorni stanno investendo l’ospedale.

Siamo davvero stanchi di vedere il pressapochismo di questa Giunta regionale, che ricordiamolo delle Asl ha il potere di indirizzo e il controllo sull’operato, tradursi in disservizi e danni per i cittadini. Si sta parlando della vita delle persone: quelli eseguiti con la Tac sono esami importantissimi per la diagnostica e non possono subire interruzioni o rallentamenti soprattutto in uno scenario in cui le liste d’attesa sono lunghissime e ancora più stressate delle ferie del personale sanitario, che si porta sulle spalle due anni di pandemia e ha tutto il diritto recuperare la condizione psicofisica necessaria a garantire le cure ai pazienti. Continuerò a tenere alta l’attenzione su questo tema fin quando direzione Asl e Assessore Competente non interverranno con soluzioni percorribili e a lungo termine” conclude.