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Riqualificazione ex fabbriche, Stella (M5S) : “Soluzione approssimativa per aree con alta possibilità di danno ambientale”

Interviene anche la Consigliera regionale M5S Barbara Stella in merito alla proposta di legge del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri che mira a riqualificare le ex aree industriali dismesse. “L’idea del recupero di queste aree lasciate all’abbandono e che deturpano l’immagine della nostra regione è di sicuro apprezzabile, ma la legge così come ci è stata presentata sembra volere fornire una soluzione troppo approssimativa”. Continua la consigliera pentastellata: “Considerando che stiamo parlando di ex-aree industriali e opifici dismessi, dove la possibilità di danno ambientale è quasi sempre comprovata, bisogna tenere conto che per le aree inquinate, prima di poter avviare qualsiasi altro tipo di attività, devono essere necessariamente bonificate. Sappiamo bene come le bonifiche richiedano una spesa elevata e non vorrei che la possibilità di cambiare il piano regolatore di queste zone serva solo per favorire la nascita di alcuni grandi centri commerciali e lasciare attorno aree ancora dismesse e inquinate. Il ragionamento che bisogna fare invece deve essere complessivo: o si recuperano tutte le aree integralmente, lasciando invariato il consumo del suolo e delle aree verdi, oppure questa norma serve solo a favorire i grandi gruppi a discapito sia del recupero urbano che dei piccoli commercianti”.

di legge del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri che mira a riqualificare le ex aree industriali dismesse. “L’idea del recupero di queste aree lasciate all’abbandono e che deturpano l’immagine della nostra regione è di sicuro apprezzabile, ma la legge così come ci è stata presentata sembra volere fornire una soluzione troppo approssimativa”. Continua la consigliera pentastellata: “Considerando che stiamo parlando di ex-aree industriali e opifici dismessi, dove la possibilità di danno ambientale è quasi sempre comprovata, bisogna tenere conto che per le aree inquinate, prima di poter avviare qualsiasi altro tipo di attività, devono essere necessariamente bonificate. Sappiamo bene come le bonifiche richiedano una spesa elevata e non vorrei che la possibilità di cambiare il piano regolatore di queste zone serva solo per favorire la nascita di alcuni grandi centri commerciali e lasciare attorno aree ancora dismesse e inquinate. Il ragionamento che bisogna fare invece deve essere complessivo: o si recuperano tutte le aree integralmente, lasciando invariato il consumo del suolo e delle aree verdi, oppure questa norma serve solo a favorire i grandi gruppi a discapito sia del recupero urbano che dei piccoli commercianti”.