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Domenico Pettinari (2)

Regione Abruzzo, bagarre in I Commissione su Defr e legge di stabilità. Pettinari (M5S): “D’Incecco blocca le mie richieste per le fasce più deboli della popolazione”

“Gravi violenze istituzionali anche nella legge di bilancio”

“Quello che è accaduto questa mattina nel corso della I Commissione in occasione della discussione del DEFR è un vero atto di prepotenza istituzionale ai danni di tutti gli abruzzesi, oltre che del sottoscritto. Mai, neanche nelle più accese discussioni, un Presidente di Commissione si è permesso di impedire all’opposizione anche solo di illustrare e poi votare le proposte tramite emendamenti. Hanno attuato un taglio trasversale che mi ha impedito di mettere sul tavolo iniziative per il sociale, per la disabilità, per la sicurezza, il lavoro, lo sport. Non solo li hanno cassati, ma non li hanno neanche voluti discutere e non mi hanno dato modo di parlare con gli assessori. Quindi una bocciatura al buio. Forse al Presidente D’Incecco è bastato sapere che gli emendamenti fossero a mia firma per mettere in atto questa violenza istituzionale. Ora lo vada a dire lui agli abruzzesi che nella sua commissione è impossibile anche solo presentarli i problemi, poi vediamo come andrà a raccontare che addirittura lui si propone di risolverli” il commento arriva dal Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) al termine di un duro scontro verbale avvenuto questa mattina nel corso della I commissione con Vincenzo D’Incecco (Lega).

“Il Defr è un documento che presenta moltissime carenze: non ci sono interventi per ridurre gli sprechi nella sanità, si lasciano gravi lacune sul sociale, caos nel trasporto pubblico locale e nessuna visione sul futuro delle aree interne e delle infrastrutture regionali. Con i nostri emendamenti saremmo andati a colmare queste criticità, ma a causa della miopia politica del Presidente della I commissione nel gestire i lavori, agli abruzzesi toccherà accontentarsi di un documento vuoto.

Ormai è chiaro – incalza Pettinari – che la Regione a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia preferisce sottrarsi ai propri compiti evitando il confronto con le opposizioni, forse l’obiettivo è quello di nascondere la testa sotto la sabbia vista l’inadeguatezza dei provvedimenti che porta sul tavolo e il totale disinteresse per le tematiche che sono invece care al territorio.

Questa mattina – continua Pettinari – nel corso della commissione, infatti, sono dovuto intervenire duramente per segnalare un altro fatto gravissimo, per cui ho chiesto l’audizione immediata dell’Assessore Liris. Nella Bozza della Legge di Stabilità , che andremo a discutere nei prossimi giorni, ho scoperto un attacco diretto alle prerogative delle opposizioni che hanno il compito di vigilare e tutelare i soldi pubblici degli abruzzesi e il modo in cui la regione vuole spenderli. Nell’articolo 16 della bozza, infatti, si definisce che le opposizioni non possono più chiedere e usufruire del parere tecnico scientifico del Servizio Analisi Economiche e di Bilancio del Consiglio regionale per accedere ai capitoli, ai fondi a disposizione, alle spesa ecc, ma tutto deve passare tramite il componente della Giunta che deve autorizzare la nostra consultazione degli uffici. In sostanza le opposizioni non possono più chiedere all’ufficio preposto documentazioni per sapere nel dettaglio come la Giunta regionale di centrodestra vuole spendere i soldi di tutti i cittadini. Un atto gravissimo che si traduce nell’impossibilità per le opposizioni di aggiustare il tiro alle leggi messe in campo dalla maggioranza. Anche in questo caso l’obiettivo è quindi quello di sottrarsi al confronto e di provare a nascondere il più possibile la ratio di ogni azioni della Regione Abruzzo. Ho voluto sollevare questo problema proprio questa mattina per dare la possibilità alla maggioranza di stralciare questo abominio per la democrazia e rimediare immediatamente all’errore fatto, poiché a mio avviso è gravissimo che una norma del genere contenga questo articolo anche solo nella sua versione in bozza.

Sono disposto anche ad incatenarmi all’interno degli uffici della Regione se questo articolo non viene eliminato perché siamo stati chiamati nelle istituzioni per vigilare sulle scelte di chi governa, se lo mettano bene in testa tutti i rappresentanti della maggioranza. Se il centrodestra si fosse impegnato per gli abruzzesi, come si sta impegnando per levare ogni possibilità di controllo alle opposizioni oggi forse staremmo vivendo un momento diverso in Abruzzo sotto tanti punti di vista, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti” conclude.