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Questa è informazione?

Il 47% dell’attività del Consiglio Regionale Abruzzese è svolta da Iniziative del Movimento Cinque Stelle. Tra queste iniziative (15 risoluzioni, 3 progetti di legge, 16 interpellanze, 11 interrogazioni) siamo particolarmente fieri delle azioni portate avanti contro il decreto Sblocca Italia, ormai legge. Infatti è la Risoluzione presentata dalla Capogruppo Sara Marcozzi che ha impegnato la Regione ad avanzare il ricorso contro la legge di conversione del d.l. SfasciaItalia ma anche a far intraprendere alla Regione altre sue prerogative quali proposte di legge alle Camere di iniziativa regionale, finalizzate ad attuare una buona volta una politica energetica eco compatibile e di autosufficienza dell’Italia.

Ma oggi quello che succede ha dell’incredibile. Il Presidente D’Alfonso si appropria dell’iniziativa di fare ricorso alla corte costituzionale contro lo sbloccaItalia e, cosa più grave, la stampa lo asseconda. I media sono consapevoli della “paternità” della proposta poiché il Movimento Cinque Stelle Abruzzo ha inviato numerosi comunicati, convocato conferenze stampa a cui sono seguiti alcuni articoli sul web. Ma i quotidiani locali preferiscono far finta di nulla ed attribuire al Gran Presidente qualcosa che non ha fatto.

“Negli articoli degli ultimi giorni il M5S non è mai citato se non per il gossip o l’organizzazione della manifestazione del 9 novembre a Pescara” spiega la capogruppo Sara Marcozzi “ La tendenza è quella di citare il Movimento esclusivamente per evidenziare la protesta è mai la proposta. Invece, carte alla mano, è proprio la proposta costruttiva che contraddistingue l’azione politica del Movimento Cinque Stelle in Regione” – conclude la Marcozzi.

Il M5S regionale ha già un testo redatto è pronto per essere depositato sulle iniziative volte a sostenere una politica eneregetica e una economia eco compatibile fornendo alternative possibili ed economicamente vantaggiose alle politiche petrolifere dello sblocca Italia – oltre che la proposta di un referendum abrogativo delle legge di conversione del decreto di iniziativa regionale. Sempre dal M5S sono state depositate mozioni in tanti comuni abruzzesi che impegnano i sindaci contro il decreto.

Tutto questo nel silenzio della quasi totalità della stampa. Ci chiediamo se questa sia informazione. Ci meravigliamo di come si possa omettere di raccontare la verità in maniera così spregiudicata e di cosa spinga alcuna stampa a farlo!

Il PD sta distruggendo il Paese e l’Abruzzo, a partire da Roma ma con la connivenza di tutti i parlamentari abruzzesi, M.Amato, G.Fusilli, G.C Sottanelli, P.Tancredi, A.Castricone, V.D’Incecco, T.Ginobile e Y.Gutgeld, Pezzopane, Pelino e Razzi, si continua a farlo. Nascondendosi dietro un dito facendo passare il messaggio che è lo stesso PD locale a difendere il territorio. Tutti salvatori del territorio tranne quelli eletti nelle fila del M5S, che invece a conti fatti sono gli unici ad opporsi allo “Scempio Italia” in Parlamento, in Regione e nei comuni.

Si mente sapendo di mentire lasciando ai cittadini l’illusione di una realtà che non esiste. I nostri argomenti sono supportati da fatti: documenti presentati in regione, informazioni comunicate tempestivamente alla stampa dallo staff di comunicazione. Abbiamo fornito sia i contenuti che gli strumenti per far sapere alla gente quale sia il grande lavoro che il Movimento Cinque Stelle Abruzzo sta facendo a tutela del territorio, ma i giornalisti preferiscono attingere a commenti scritti da non ben definiti utenti facebook contro il movimento e trasformarli in articoli da prima pagina, piuttosto che sottolineare l’oggettività di un’attività consiliare propositiva e utile per il territorio. Questioni di priorità!

La prova più grande rimangono le affermazioni rimbalzate da tutti gli organi di stampa sull’intenzione di D’Alfonso di promuovere il ricorso alla Consulta. Questa affermazione fantasiosa arriva dopo che la Risoluzione è stata presentata dal M5S al consiglio regionale del 30/9 u.s, arriva nonostante che il Presidente abbia cercato di convincerci a stralciare dal provvedimento proprio la parte relativa al ricorso, e arriva dopo che lo stesso D’Alfonso esce dall’aula e non vota la risoluzione. Hanno dato il merito di un’azione ad una persona che NON C’ERA neanche in aula!

“Ognuno deve prendersi le responsabilità dei propri comportamenti e crediamo che anche certa stampa debba ricominciare a prendere il giornalismo, l’informazione che si da ai cittadini, come qualcosa di serio e nobile, come si evince nella storia che ha spinto la stampa libera ad affermarsi in questo Paese. Le notizie che vengono raccontate ai cittadini influiscono sui risultati elettorali e, dunque, sulle politiche di governo (centrale e regionale). Questa è una grande responsabilità!”