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Pronto Soccorso Pescara, la manifestazione di Pettinari (M5S) insieme ai cittadini: “Giorni e giorni di attesa per i pazienti. Da Regione Abruzzo una vergogna senza fine”

Il popolo alza nuovamente la voce, gridando tutta la propria indignazione per quello che sta succedendo al sistema sanitario pubblico regionale. Questa mattina il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari è tornato all’esterno del pronto soccorso dell’Ospedale di Pescara per una manifestazione al fianco di tanti cittadini che si sono incatenati, esasperati per il caos e la disorganizzazione che regnano. “I tempi d’attesa per i pazienti stanno diventando sempre più lunghi e questo non è più accettabile – denuncia con durezza Pettinari –. Abbiamo casi in cui si attendono anche cinque giorni in Pronto Soccorso prima di essere presi in carico. Oggi siamo tornati qui, abbiamo toccato nuovamente con mano tutta la disperazione di una cittadinanza che non ne può di una gestione sanitaria inaccettabile per un grande Paese come l’Italia. Il problema deve essere affrontato partendo dalla testa della sanità, dalle stanze di chi ha in mano il potere decisionale, cioè da chi governa la nostra regione. Loro hanno il dovere di dare un indirizzo politico chiaro, cosa che sta mancando completamente da anni ormai. Si lasciano da soli, in balia degli eventi, i poveri operatori sanitari che ringrazio per lo sforzo sovrumano che devono fare ogni giorno. Ma se la Giunta di centrodestra non risolverà questi problemi, nel giro di pochi giorni la situazione rischia di precipitare definitivamente”.

“Io sto urlando da giorni, con tutti i mezzi a mia disposizioni, i problemi della sanità pescarese. A partire dalla carenza di personale. Pensate che nel solo Pronto Soccorso di Pescara mancano circa 10 medici perché la Regione non trova soluzioni concrete per assumere medici. La diretta e inevitabile conseguenza è la chilometrica lista d’attesa che dura giorni e giorni, con i cittadini abbandonati nelle corsie e sulle barelle aspettando di ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno. Per questo ripeto a squarciagola che bisogna fare subito bandi che prevedano incentivi economici e premialità curriculari per tamponare una carenza di personale a oggi catastrofica, cui devono unirsi assunzioni di infermieri e Oss. Ma a sistema vanno messe altre soluzioni, come la riduzione degli accessi al Pronto Soccorso. Per farlo è necessario rafforzare la medicina territoriale, con i distretti sanitari e uno strumento come l’unione di medici di medicina generale che possano quantomeno intervenire sui codici bianchi e verdi, così da mettere il Pronto Soccorso in condizione di dare priorità a chi ha più urgenza. Inoltre bisogna restituire dignità e riportare a regime gli ospedali minori della provincia di Pescara. Questa è una battaglia che combatto da anni, perché è da troppo tempo che le amministrazioni regionali tagliano i presidi del territorio, che pure hanno eccellenze straordinarie che andrebbero valorizzate e non eliminate con un tratto di penna”.

“Questi signori hanno tutti gli strumenti per restituire dignità al sistema sanitario regionale pubblico. Ma devono farlo e subito, perché quello che i cittadini subiscono ogni giorno non è tollerabile. Le storie che ci sono state raccontate, i giorni di attesa prima di poter essere presi in carico, sono episodi di una gravità inaudita, e chi governa la Regione dovrebbe trarne le conseguenze: il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì dovrebbero dimettersi se entro pochi giorni non si troveranno soluzioni a questi problemi gravissimi. Io non farò mai un passo indietro e mi batterò al fianco dei cittadini, ogni giorno e senza risparmiarmi. Questa vergogna deve finire una volta per tutte”, conclude.