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Pet-Tac ospedale di Chieti, Marcozzi (M5S): “Dopo settimane di interruzione di servizio si torna ai problemi di sempre. Il centrodestra mantenga le promesse e compri un macchinario di proprietà”

“La situazione riguardante la Pet-Tac dell’Ospedale di Chieti rimane di assoluta emergenza. Il rinnovo del noleggio del macchinario, arrivato dopo le nostre denunce per l’interruzione di servizio, rappresenta il minimo sindacale dei doveri di una Asl. Non solo, ma il fatto che diventi perfino una notizia da festeggiare la dice lunga sulla disorganizzazione della sanità regionale del centrodestra. I problemi che denunciamo da mesi rimangono tali e quali. Ci troviamo nuovamente nella inaccettabile condizione di avere una Pet-Tac dentro a un container, messa in un piazzale all’esterno del presidio. La sola cosa che è cambiata è che per un mese la ASL02 ha costretto pazienti estremamente fragili, che necessitavano di analisi urgenti, a rivolgersi altrove, anche fuori dall’Abruzzo. Una vicenda vergognosa, che non può passare sotto silenzio e per la quale nelle scorse settimane ho presentato esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “L’Assessore Verì – prosegue –, in risposta a una mia interpellanza, aveva promesso l’acquisto di un macchinario di proprietà, da installare all’interno della struttura, il prima possibile. Niente di più lontano dalla realtà, un altro annuncio propagandistico della Giunta a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia smentito dai fatti. Ricordo che, originariamente, si era scelto di noleggiare questo macchinario per tamponare una situazione di emergenza. Sono passati 10 anni da allora, durante i quali abbiamo speso circa 500mila euro di soldi pubblici all’anno per il noleggio della Pet-Tac, attiva peraltro solamente due giorni a settimana. Sembra un vero sperpero di denaro pubblico se pensiamo che l’acquisto di una strumentazione così ha un costo poco superiore ai 2 milioni di euro, e ne consentirebbe l’utilizzo per sei giorni a settimana, con conseguente abbattimento delle liste d’attesa e garantendo una prestazione sanitaria all’interno di un contesto decisamente più adatto a pazienti fragili”.

“Io non farò un passo indietro sulla vicenda, e depositerò un ulteriore accesso agli atti per conoscere i dettagli anche dell’accordo per il rinnovo del noleggio appena sottoscritto, anche se il Direttore Generale Schael pare essere troppo impegnato a twittare per rispondere alle legittime richieste di documentazione. I disagi per i pazienti persistono, e guai se il Presidente Marsilio o l’Assessore Verì dovessero ritenersi soddisfatti per il solo ripristino di un Tir nel
piazzale del 118. La propaganda non basta più, e non possono scappare davanti promesse fatte ai cittadini. Sia acquistato il prima possibile un macchinario di proprietà e si ponga fine a questa pagina indegna per la sanità pubblica”, conclude.