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Ospedale San Pio Vasto, Smargiassi (M5S): “Mentre centrodestra e centrosinistra si rimpallano responsabilità, la struttura cade a pezzi”

Il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi è intervenuto in merito all’ultimo “inconveniente” registrato nel locale destinato alla cappella dell’ospedale vastese, che segue peraltro quello di qualche giorno fa relativo al crollo del controsoffitto di una stanza di Chirurgia.

“Ritengo doveroso – afferma il 5 stelle – che tutte le componenti, locali e regionali, politiche e sanitarie, si siedano attorno ad un tavolo e chiariscano, una volta per tutte, le sorti del San Pio di Vasto. Siamo stufi, come lo saranno anche i cittadini vastesi, del continuo balletto tra il centro destra, che getta le responsabilità sulla pessima gestione passata dell’Assessore Paolucci, e il centro sinistra, che addossa ogni responsabilità sull’attuale gestione Verì. Uno scaricabarile che ha come unico risultato l’immobilismo politico. Ora, prima di puntare il dito sull’altro è il momento di agire prima che qualcuno si faccia davvero male in un luogo in cui i pazienti dovrebbero essere curati”.

“È sotto gli occhi di tutti che, oltre alle ormai croniche perdite nei reparti e professionalità mediche, imputabili ai governi regionali di centrosinistra e centrodestra, cominci a palesarsi la scarsa manutenzione della struttura che sta letteralmente cadendo a pezzi. Se, come sembra, il distacco avvenuto nella cappella è dipeso da una perdita nelle tubazioni idriche, e comunque alla vetustà dell’edificio, che risale a oltre 50 anni fa, è arrivato il momento di seri e necessari interventi strutturali”.

“Ma gli interventi strutturali sono la solo la punta dell’iceberg, eppure l’emergenza Covid19 dovrebbe aver insegnato quanto sia importante avere strutture sanitarie pubbliche efficienti sotto ogni punto di vista – incalza Smargiassi -. Per questo desidero sapere, principalmente dall’Assessore Verì e dal Dirigente Schael, quali sono i piani economici nell’imminente futuro che riguardano il San Pio di Vasto, sia da un punto di vista di adeguamento strutturale, sia sotto il profilo degli investimenti per il rilancio di reparti strategici, quali ad esempio cardiologia che da troppi anni aspetta l’avvento della più volte annunciata emodinamica. Sarebbe utile conoscere anche i piani di rafforzamento e implementazione di personale e professionalità, come ad esempio gli anestesisti che con solo 8 unità su 17 previste riescono a garantire esclusivamente l’emergenza urgenza e non gli interventi programmati. Anche la nomina di primari nei reparti di medicina, cardiologia, dialisi, pronto soccorso e nei vari reparti che da anni sono coperti da facenti funzione aspettano una presa di posizione da questo Governo regionale. Non da meno si attendono interventi al problema più recente della dialisi, alla necessità di visitare i pazienti immunodepressi nei corridoi. Come anche la sistemazione definitiva della cucina, che dopo i lavori annunciati in pompa magna dal “Generale” Schael, sono stati abbandonati se non per interventi di lieve entità”.

“Sul tavolo bisognerebbe porre anche il problema relativo alla fuga di medici e specialisti che, sconfortati da un cronico senso di abbandono, si rivolgono ad altre strutture per lavorare. Alla luce di tutto questo appare indispensabile non perdere altro tempo in inutili battibecchi al sapor di propaganda e agire con una programmazione e concertazione seria. Per tutte queste ragioni” conclude il Consigliere 5 Stelle “chiedo che l’Assessore Verí convochi immediatamente un tavolo, cui ritengo debbano obbligatoriamente partecipare il Presidente Marco Marsilio e il Direttore della ASL2 dott. Schael, affinché vengano assunti e messi agli atti gli impegni del Governo Regionale per garantire il futuro del San Pio di Vasto. Ci dicano chiaramente qual è il destino del San Pio, visto che siamo ancora in attesa di conoscere il Piano Operativo sanitario, di discuterlo e trattarlo nelle sedi competenti. È giusto che la comunità vastese conosca una volta per tutte le intenzioni di Regione Abruzzo sull’Ospedale cittadino. Sarebbe anche interessante capire che fine hanno fatto i buoni propositi sul nuovo ospedale, ma quello sembra un argomento utile solo in periodi di campagna elettorale“ conclude.