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Marcozzi (M5S) attacca D’Alfonso “Risponda sugli inceneritori in Abruzzo”

DAL MINISTRO GALLETTI L’ENNESIMO OK ALL’INCENERITORE IN ABRUZZO MENTRE LA GIUNTA REGIONALE ASSISTE INERME ALLO SCEMPIO

Il Ministro Galletti sostiene che gli inceneritori non sarebbero il male peggiore, anzi che le discariche “lui proprio non le sopporta”. Ovviamente l’importante è che l’inceneritore sia lontano da casa sua. Purtroppo agli abruzzesi toccherà averne vicino casa, a Chieti o Pescara, magari nell’Aquilano o a Teramo, ancora non lo sappiamo! Sara Marcozzi, M5S Abruzzo non molla sul tema dell’inceneritore: “La roulette dell’inceneritore castigherà almeno una provincia se la Giunta Regionale non farà nulla per contrastare questo ennesimo scempio. Il Governo Regionale continua pericolosamente a tacere. Muto D’Alfonso, muto Mazzocca, assistono inermi alla nuova minaccia dell’inceneritore – spiega Sara Marcozzi, M5S – Mi domando cosa stiano aspettando. la Giunta deve prendere necessariamente una posizione chiara, l’unica possibile: nessun inceneritore si farà in Abruzzo! Una posizione contro la politica energetica, obsoleta e dannosa per i cittadini, attuata dal Governo Centrale PD. Inoltre, la Giunta deve immediatamente presentare un Piano Rifiuti efficiente e attuabile per evitare questo ennesimo scempio ambientale nella Regione, che di verde ormai ha soltanto il ricordo”.

“Il M5S aveva avvertito nei primi giorni di agosto – continua Marcozzi – che il Governo Renzi aveva in mente un inceneritore nella nostra Regione. È toccato a me il grande dispiacere di lanciare questa denuncia e pochi giorni dopo la notizia è diventata di dominio nazionale grazie ad un articolo de Il Fatto Quotidiano. Nonostante ciò – incalza la Marcozzi – il Governo Regionale fa finta di nulla e si rende complice delle politiche energetiche scelte dal Governo Renzi, anche se questo significa distruggere la propria Regione. E oggi, addirittura, tace sulle pericolose dichiarazioni del Ministro Galletti”.

Secondo il Ministro, infatti, si è “Avviata una procedura che era prevista dal decreto Sblocca Italia – ha spiegato – Non sono innamorato degli inceneritori, ma odio le discariche. Noi mandiamo ancora il 40 per cento dei nostri rifiuti nelle discariche, questo per me e’ intollerabile”. Gli inceneritori “sono il male minore a meno che le Regioni presentino dei progetti alternativi”, ha concluso il ministro.
“Sono allibita” continua Sara Marcozzi “La scienza ci dice che gli inceneritori possono produrre emissioni tossiche e cancerogene che sottopongono la popolazione a rischio sanitario oltre che ambientale. Inoltre, non eliminano il problema delle discariche, anzi disincentivano la differenziata, non servono a risolvere le emergenze (la costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro e pertanto non può essere considerato una soluzione all’emergenza per i rifiuti) e non creano occupazione né recupero energetico”.

“L’Unica via percorribile, sostenibile e necessaria – prosegue Marcozzi – è una politica di gestione che persegua obiettivi progressivi di prevenzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo. Non è un caso che la Comunità Europea preveda una linea di intervento sulla gestione dei rifiuti che in ordine di priorità si riassume in: prevenzione, riutilizzo, e riciclo e recupero. Tutto il resto è speculazione sulle spalle e sulla salute dei cittadini”.
Il M5S non resterà a guardare, gli abruzzesi, intanto, restano in attesa di una risposta dal Presidente D’Alfonso.