diffidata

Marcozzi (M5S) Acea diffidata grazie al M5S

dopo il deposito dell’interpellanza M5S la Regione si muove

“Bisognava mettere la Giunta D’Alfonso all’angolo, denunciando pubblicamente i 9 milioni di debito che Acea S.p.a. ha nei confronti dei piccoli Comuni del Bim Sangro, per far “svegliare” Regione Abruzzo dal torpore e far partire una diffida e messa in mora di Acea al pagamento del debito” è questo il duro giudizio di Sara Marcozzi, consigliere regionale M5S, che proprio nei giorni scorsi ha sollevato la questione attraverso un’interrogazione regionale “Ho depositato l’interpellanza martedì, inoltrandola via email a tutti i 60 sindaci coinvolti.

Evidentemente ciò ha avuto effetto e ne sono soddisfatta” commenta ancora Marcozzi “le somme che ACEA deve ai Comuni sono fondamentali per la sopravvivenza di questi piccoli centri ed è preoccupante che la Giunta se ne sia accorta solo dopo la nostra denuncia pubblica. Il disinteresse di questa amministrazione verso le piccole realtà è sconfortante. La classe politica abruzzese, per troppo tempo, ha giovato del disinteresse e della rassegnazione degli abruzzesi che nella politica non trovavano la loro voce. Ma oggi la musica è cambiata e la questione Acea è un chiaro esempio. Da quanto mi è stato riferito, però, sembrerebbe che la Regione abbia sbrigato il lavoro alla meno peggio: resterebbero, infatti, ancora sospese le sorti relative ai sovracanoni precedenti al 2012″.
Per i canoni dal 1980 al 2012, infatti, occorrerebbe una dichiarazione della Regione che riconosca in serie gli impianti Ex-Comunione di Villa S.Maria e S.Angelo di Altino, questa dichiarazione, consentirebbe di richiedere ad ACEA anche il pregresso.

“Continueremo a vigilare” afferma Marcozzi” solo in questo modo potremo limitare il disinteresse di questo Governo per le realtà minori. Il M5S resta aperto all’ascolto di chi ha bisogno, per ciò invito chiunque abbia bisogno a contattarci” conclude “la Regione deve essere un vero palazzo di vetro, nei fatti e non solo a parole in campagna elettorale!”