Si terrà il 15 febbraio, presso il Tribunale di Pescara, l’ultima udienza istruttoria del processo scaturito dalla denuncia di Andrea Mascitti per la tangente che gli avrebbe chiesto l’Ex assessore Luigi De Fanis in merito alla realizzazione del Premio Nascimbene. All’udienza sarà presente anche il M5S che da anni ha sposato la battaglia di legalità portata avanti dal coraggioso gesto di Andrea. “Abbiamo incontrato Andrea Mascitti circa 4 anni fa” commentano Domenico Pettinari e Gianluca Vacca “immediatamente è stato chiaro che Andrea è un uomo coraggioso, che ha avuto la forza di opporsi ad un sistema sbagliato diventando tutore della cultura dell’onestà e della denuncia dell’illecito. La storia di Andrea forse non tutti la ricordano: dopo la richiesta di una tangente, che Andrea racconta di aver subito da parte dell’allora assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, Andrea Mascitti, creatore e curatore del Premio Mario Nascimbene Award, (concorso internazionale di musiche per film che si svolge in Abruzzo dal 2002), invece di piegarsi ha deciso di denunciare l’illecito. Da quel momento, però, c’è stato per lui un isolamento da parte di tanti colleghi e di tante forze politiche che, attraverso Regione e Comuni, troppo spesso fanno il buono e il cattivo tempo sulla produzione culturale abruzzese. Un sistema a cui noi del M5S ci siamo sempre opposti. Nel 2014 aiutammo Andrea a portare a termine l’edizione del Premio Nascimbene che rischiava, quell’anno, di essere interrotta a metà a causa proprio dell’embargo che si è creato intorno a lui ed alla sua attività artistica dopo la denuncia fatta. Noi il 15 febbraio saremo in tribunale perché chi denuncia un illecito deve essere sostenuto e non abbandonato. Da sempre all’interno delle istituzioni lottiamo affinché ci sia un taglio netto tra politica e produzione culturale. Chi si occupa di cultura non deve essere legato al politico di turno e non deve dipendere da esso, ma deve avere la possibilità di portare avanti progetti volti a valorizzare il territorio, con le mani libere, pensando solo ad offrire un valore aggiunto attraverso prodotti di qualità con la consapevolezza che questi saranno valutati per merito ed in trasparenza. Tutti devono avere la consapevolezza di potercela fare. E’ un diritto di chi fa cultura ed un dovere per chi amministra.
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