impianto_CSS

Introdotto l’obbligo di valutazione di impatto ambientale per gli impianti che utilizzano i CSS localizzati in zone destinate all’attività produttiva

grave lacuna del PRGR colmata da un emendamento del M5S

E’ del M5S l’emendamento che obbliga gli impianti industriali non dedicati, ovvero che non abbiano quale attività prevalente o esclusiva l’attività di recupero rifiuti, a sottoporsi alla VIA (Valutazione Impianto Ambientale) per accertare la loro conformità ai criteri di localizzazione previsti dal PRGR e compatibili con la salute dei cittadini, qualora le loro attività includano il trattamento dei rifiuti. La regola si applica, ad esempio, ai cementifici ed altri impianti industriali che utilizzino il CSS (combustibile solido secondario).

“Nel Piano Regionale Gestione Rifiuti” spiega Gianluca Ranieri (M5S), “i criteri di localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti non contemplavano tutte quelle strutture, come per esempio i cementifici, che non sono nate con lo scopo dello smaltimento ma che possono utilizzare i rifiuti nell’ambito delle loro attività industriali”. Una lacuna non da poco, che abbiamo ritenuto colmare per evitare che questo sistema lasci la porta aperta ad attività di incenerimento, o altro trattamento di rifiuti, non sottoposte ad adeguati controlli, così come avviene per le operazioni di recupero rifiuti in impianti dedicati. E’ bene sottolineare” conclude Ranieri “che solo la vigilanza costante di chi lavora costantemente per il benessere comune consente oggi anche al consigliere Pietrucci di poter “rassicurare” i cittadini che i loro interessi ed il loro diritto ad un ambiente sano vengono tutelati al pari dell’interesse economico”.

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