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Gastroenterologo di Penne utilizzato per Pescara

Pettinari (M5S): “La Verì controlli l’applicazione della delibera N. 583/2019, il medico deve svolgere il servizio a Penne”

“Il medico assegnato al reparto di Gastroenterologia di Penne dalla delibera n. 583 del 15 maggio 2019 deve immediatamente prendere servizio presso il San Massimo, invece di continuare ad operare nei reparti del Santo Spirito di Pescara” a chiederlo è il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che si rivolge direttamente all’Assessore Verì “Gastroenterologia a Penne è un’eccellenza, un punto di riferimento per la diagnostica con esami di endoscopia digestiva. Inoltre, è tra le pochissime strutture che ha registrato una mobilità attiva di pazienti che si recano a Penne proprio per eseguire questi importanti esami. Dal 1 febbraio, però, il reparto è sotto organico poiché il responsabile è andato in pensione. Dopo mesi di immobilismo, finalmente il 15 maggio arriva la delibera (n.583) che riassegna a Penne il medico che dovrebbe colmare la carenza ma, non si capisce perché, la figura preposta continua ad operare nei reparti dell’Ospedale di Pescara lasciando uno dei due ambulatori di Penne chiuso. Chiediamo pertanto all’Assessore che faccia rispettare la delibera e che proceda a ripristinare Penne come Unità Operativa Dipartimentale al fine di rendere una struttura, che ha tutte le carte in regola per gestirsi in autonomia, distaccata da Pescara. Del resto – continua Pettinari – prima dell’infelice riordino della sanità operato dal centro sinistra, Penne era Unità con autonomia oggi a causa del declassamento deve subire letteralmente la pressione di Pescara con gravi disagi per entrambi i nosocomi, che non riescono più a snellire le liste d’attesa, e per i territori dell’area interna, che vedono depotenziato un ospedale in un punto strategico dell’area vestina. Abbiamo, poi, appreso dalla stampa che l’Assessore Verì starebbe ratificando un nuovo riordino sanitario per l’Abruzzo, auspichiamo che la tanto sbandierata discontinuità con l’amministrazione precedente sia seguita da fatti e che questo riordino non sia, come accaduto con il centro sinistra, frutto di una visione cieca in cui le opposizioni e l’organo del consiglio regionale non sono state minimamente coinvolte”. Conclude Pettinari.