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Due tasse per il solito servizio. Fedele (M5S) presenta una risoluzione per affrontare il problema

“Ecco cosa succede alle aziende abruzzesi nelle aree di competenza dell’ARAP”

Una tassa, per usufruire del medesimo servizio, pagata due volte dalle aziende. Attraverso una risoluzione, il Vice presidente della Commissione Agricoltura e Attività Produttive Giorgio Fedele porta all’attenzione del Consiglio regionale una grave anomalia del sistema tributario abruzzese, con l’obiettivo di ottenere un impegno concreto da parte della maggioranza.

“Allo stato attuale – spiega Fedele – è previsto un doppio corrispettivo, a carico delle imprese negli agglomerati industriali di competenza dell’ARAP, per usufruire della manutenzione stradale, della manutenzione delle aree verdi e pubblica illuminazione. Infatti le aziende, seguendo la legge del 2011, corrispondono un canone all’Agenzia regionale affinché siano erogati servizi essenziali, tra i quali rientrano proprio i tre precedentemente menzionati. Contemporaneamente, questi stessi servizi vengono finanziati anche attraverso il pagamento della TASI, la cui riscossione è affidata ai Comuni, ma dalla quale le aziende non vengono esentate. Ed è così che, di fatto, sono costrette a pagare due volte, e due enti distinti, per avere un unico servizio”.

“Che ci sia una situazione iniqua che deve essere sanata per tempo è assolutamente evidente. Il MoVimento 5 Stelle si era già mosso in questo senso, facendo presente alla maggioranza questo problema con l’audizione in Commissione Vigilanza, presieduta dal collega Pietro Smargiassi, delle Associazioni datoriali. Dal momento che dalla Giunta di centro destra non è intervenuto ancora nessuno, pretendiamo adesso un impegno concreto attraverso questa risoluzione, con cui chiediamo che sia istituito un tavolo istituzionale tra Amministrazioni comunali, ARAP e Associazioni datoriali, per sanare questa iniquità”.

“L’imposizione – conclude – di un doppio corrispettivo per usufruire del medesimo servizio risulta essere di dubbia legittimità sul piano giuridico amministrativo e di sicuro danno alle imprese abruzzesi all’interno dell’area di competenza dell’ARAP. È il momento di trovare una soluzione e aiutare le attività produttive abruzzesi colpite”.