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Castelli, uno dei borghi più belli d’Italia è abbandonato: la ricostruzione post-sisma mai decollata ha messo in ginocchio la culla della ceramica

Mercante (M5S): “servono fatti non annunci!”

Lo scenario davanti al quale ci si trova visitando il paese di Castelli ha del surreale; tra le case arroccate ed avvolte nelle puntellature sembra che il tempo si sia fermato a quel tragico evento sismico che ha colpito l’Abruzzo nel lontano 2009 con ulteriore aggravamento della situazione a seguito delle scosse del 2016.

Ad affermarlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Mercante che, facendo visita a quello che è definito uno dei borghi più belli d’Italia, capitale della ceramica d’Abruzzo, ha potuto constatare che la ricostruzione post sisma stenta a decollare a discapito dell’economia, della storia, del territorio e della cultura del paese raccogliendo l’unanime lamentela di un’intera popolazione.

Il dissesto idrogeologico mai sanato e la ricostruzione mai partita del tutto hanno messo in ginocchio l’intero paese costretto ad uno stato di abbandono insostenibile per una realtà che vive di turismo e di attrattive, punto di accesso al parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Le lungaggini burocratiche stanno lentamente facendo morire un intero borgo i cui abitanti sono costretti ad abbandonare il centro a discapito di moltissime attività commerciali e del turismo; l’antico museo della Ceramica istituito presso il convento francescano da sempre luogo di numerose visite è stato chiuso e la stessa sorte è toccata a moltissime botteghe di ceramica che vantano una storia centenaria. Il paese sta lentamente cadendo a pezzi.

È giunto il momento, conclude Mercante, che la Regione Abruzzo si attivi per mettere in atto il recupero di questo prezioso luogo di riferimento artistico italiano che porta lustro all’intera regione, culla della ceramica e dell’arte sia a livello locale che internazionale.