Domenico Pettinari

Casa Albergo La Pineta, Pettinari (M5S) sollecita risposte agli organi competenti

“Sia fatta luce sul futuro della struttura, ospiti e personale non possono rimanere nel dubbio”

La Casa Albergo “La Pineta” di Pescara, che ospita anziani che hanno svolto servizio nella Pubblica amministrazione e nelle forze militari, è l’oggetto della missiva che il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha inviato al Presidente dell’INPS Prof. Pasquale Tridico, al Direttore Generale INPS, al Direttore Regionale INPS Abruzzo e al Direttore della residenza, per sollecitare risposte in merito al futuro della Casa albergo che sembra depotenziata dal punto di vista dell’accoglienza e con criticità strutturali. Già lo scorso 3 novembre Pettinari aveva scritto per chiedere lumi sulla situazione nebulosa presentatagli da una parte del personale e da alcuni residenti ma, non avendo ricevuto risposta, è stato costretto ad inviare a distanza di un mese un sollecito.
“Ho chiesto notizie circa le sorti della Casa Albergo “La Pineta” di Pescara – spiega il Vicepresidente del Consiglio regionale – che abbiamo sempre conosciuto come una struttura moderna e confortevole finalizzata all’accoglienza e all’integrazione degli ospiti, sia all’interno della struttura, sia con il territorio circostante. Purtroppo, ospiti e personale riferiscono che, da qualche tempo, la struttura sembrerebbe a semi svuotata. La percezione sarebbe dettata soprattutto dal numero di ospiti, fortemente ridotto negli anni: nella struttura sono attualmente presenti solo 58 anziani, contro i 120 accolti negli anni precedenti.
Il bando di concorso annuale, necessario per l’ammissione degli ospiti nella casa albergo – sottolinea Pettinari – è stato pubblicato solo in data 26 novembre 2021, con decorrenza del 1 dicembre e con scadenza del 31 dello stesso mese. Quindi permette di fare domanda solo ed esclusivamente nell’arco di 30 giorni, mentre gli Avvisi pubblicati negli anni precedenti consentivano la richiesta durante tutto l’anno.
È indubbio che il numero delle istanze che perverranno, in un periodo peraltro festivo, saranno numericamente inferiori rispetto ai posti di cui la struttura è dotata. Sembra quasi che non si stia agevolando l’ingresso dei residenti nella struttura. Un dubbio che vorrei fosse eliminato da una risposta chiara sulla scelta delle tempistiche così ridotte ma sul quale nessuno, fino ad oggi, mi ha dato spiegazioni.
Inoltre, la Casa Albergo di Pescara, fiore all’occhiello per anni della nostra regione, necessiterebbe di lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, non effettuati da tempo e che, se non svolti, a lungo andare rischierebbero di deteriorare l’intero edificio. Purtroppo questa condizione sembrerebbe già aver interessato le camere dei piani superiori, che attualmente risultano vuote. Infatti, gli attuali cinquantotto ospiti sarebbero stati tutti collocati al piano terra.
Infine – continua Pettinari – ma non di secondaria importanza, una riduzione così pesante del numero degli anziani accolti, potrebbe portare anche a un ridimensionamento del personale delle quattro cooperative che vi operano e che contano la presenza di circa 70 dipendenti.
Per sanare le preoccupazioni che mi sono state riportate da personale e residenti ho chiesto a chi di dovere delucidazioni sul futuro Casa Albergo “La Pineta”. Se il bando di accesso per nuovi ospiti, pubblicato solo in data 26 novembre 2021, con decorrenza del 1 dicembre 2021 e con scadenza del 31 dicembre 2021, il quale permette di fare domanda solo ed esclusivamente per 30 giorni, potrà essere procrastinato per un tempo più lungo, al fine di dare maggiore possibilità ai tanti pensionati che ne vorranno fare richiesta;

se risulta presentato un piano di razionalizzazione e valorizzazione della struttura al fine di evitare il depauperamento della stessa;

se i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui la Casa Albergo necessita saranno a breve eseguiti, al fine di evitare danni estremamente più onerosi a cui far fronte in un tempo prossimo;

e infine se la preoccupazione di un ridimensionamento delle 70 unità di personale suddiviso nelle quattro cooperative operanti all’intero della struttura, debba ritenersi priva di fondamento oppure premonitrice di nuova disoccupazione.

Spero che questa volta non debba trascorrere un altro mese senza avere risposta. La residenza è un fiore all’occhiello della città e rappresenta per tanti anziani e per il personale presente un punto di riferimento importantissimo. Continuerò a sollecitare risposte fin quando non sarà fatta luce”. Conclude.