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Borse di studio universitarie, Stella (M5S): “Si faccia in fretta con l’erogazione dei fondi per coprire tutte le borse dello scorso anno”

“Lo scorso martedì 24 gennaio ho sollecitato per le vie brevi e a mezzo PEC, il Servizio Istruzione, Formazione e Università affinché tutte le procedure per l’erogazione dei fondi per coprire le borse di studio dell’A.A. 2021/2022 vengano eseguite in fretta. Ci sono ancora 630 studenti dell’Università Chieti-Pescara che attendono da troppi mesi di ricevere il contributo, una situazione che si ripete ogni anno con ritardi incomprensibili”. Interviene così il Consigliere regionale del M5S Barbara Stella.
“È assurdo che ad oggi le somme necessarie non siano ancora state erogate agli studenti e che solo il giorno dopo il mio sollecito il Servizio preposto abbia formulato richiesta di alcuni pareri necessari a sbloccare la situazione. Inoltre, dalla risposta che mi è pervenuta risulta che l’impegno di spesa sia ancora in fase di lavorazione presso la Ragioneria. Tutto fa presagire che ci sia ancora da attendere, a dispetto delle difficoltà che famiglie e studenti sono costrette a vivere. Questo è il risultato di una miope e fallimentare programmazione delle risorse necessarie a garantire la copertura totale delle borse di studio, copertura che il governo regionale a trazione centro-destra ha sempre sbandierato ma mai rispettato adeguatamente. Ci si è affidati per anni, sbagliando, alla riprogrammazione dei fondi FSC (Fondi per lo Sviluppo e Coesione) che hanno determinato ritardi enormi a causa di procedure lunghe e farraginose, senza tenere conto del danno procurato a tanti studenti che in alcuni casi, per le eccessive tempistiche di attesa, hanno dovuto rinunciare agli studi. Ribadisco che non si tratta di un rimborso spese ma di una quota da erogare nei tempi dovuti. Vedremo quanto tempo dovranno ancora aspettare i nostri studenti, sperando che la stessa odissea non si ripeta per le borse di studio dell’anno accademico in corso. La nostra attenzione resterà alta, sulla tutela del diritto allo studio nessun passo indietro”, conclude.