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Apertura PPI Tagliacozzo e Pescina, atto dovuto che arriva in ritardo

Fedele (M5S): “Proclamazioni fuori luogo, vista anche la condizione del personale sanitario”

“Oggi il centro destra prova a camuffare un atto dovuto, arrivato anche estremamente in ritardo, come una grande vittoria, ma la verità è una ed è chiara: i PPI di Tagliacozzo e Pescina hanno aperto tardi rispetto alle necessità del territorio e per riaprirli ci sono volute le pressioni di un intero territorio. A questo si deve aggiungere i maggiori costi che la nostra azienda sanitaria dovrà pagare per non aver programmato la riapertura a tempo debito, ulteriore prova, se ce ne fosse ancora bisogno, del disinteresse mostrato verso tutta la Marsica. Per questo ritengo le grandi proclamazioni non adeguate: si è fatto quello che si doveva fare, quello che come M5S chiedevo da tempo. Adesso al lavoro per rendere una “porta aperta” un presidio attivo ed efficiente”.

Lo afferma il Consigliere regionale Giorgio Fedele del M5S che argomenta: “L’organico in dotazione ai presidi è al limite, cosa che potrebbe pregiudicare nel prossimo futuro anche il regime h24. A differenza di quanto infatti era stato dichiarato da Testa e dalla maggioranza, il personale necessario non è stato assunto in pianta stabile ma, da un lato, i medici necessari sono stati recuperati attraverso la previsione di numerosi straordinari e, dall’altro, gli infermieri e gli O.S.S. sono stati reclutati attraverso le agenzie interinali e a tempo determinato. Due aspetti, questi, che faranno lievitare i costi a carico della ASL e che, di fatto, obbligheranno a spendere di più di quanto si sarebbe potuto fare per riaprire i presidi di Tagliacozzo e Pescina se l’Azienda si fosse mossa per tempo. Costi che, è bene precisarlo, saranno a carico della collettività e che non sono un investimento per la nostra ASL, poiché si tratta di personale precario, selezionato e assunto dalle agenzie”.

“Vederci chiaro è importante, per questo come Consigliere regionale ho chiesto tramite un lungo accesso agli atti che l’Azienda Sanitaria mi fornisca tutti i dettagli relativi alle assunzioni, ai costi e alle modalità di selezione. Inoltre ritengo che un buon servizio sanitario passi anche dalla tutela del personale, per questo ho inserito nell’accesso agli atti lumi su come sarà garantita una seria turnazione per il piano ferie, che è un diritto sacrosanto del personale e che, soprattutto a seguito dell’emergenza covid, ha lavorato senza sosta e in condizioni emergenziali. Invece di bearsi di un atto dovuto fatto in ritardo – incalza Fedele – il centro destra dovrebbe prendere coscienza dei maggiori costi e delle condizioni in cui potrebbero essere chiamato ad operare il personale sanitario coinvolto. Avere operatori sanitari in condizioni ottimali e risposati vuol dire anche offrire un servizio di qualità all’utenza, per questo è impossibile abbassare la guardia su questo tema e non lo faremo”. Conclude.