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Affitto macchinario PET, milioni di euro di soldi pubblici buttati al vento. Alla denuncia di Pettinari (M5S) fa coro il primario

Pettinari (M5S): “sono anni che segnalo questo assurdo spreco, qualcuno dovrà pagare per gli errori commessi”

E’ forse uno degli sprechi Asl più sostanziosi. Stiamo parlando dell’affitto che ancora oggi la Asl di Pescara paga per il macchinario PET/CP utilizzato per la diagnostica oncologica. Una battaglia che il M5S, per voce del consigliere regionale Domenico Pettinari, Vice Presidente della commissione Sanità, sta combattendo da anni. “Dal 2007 paghiamo un affitto giornaliero di 5 mila euro, per un macchinario che all’anno ci costa oltre un milione di euro, quando ad acquistarlo costerebbe 1 milione e mezzo. Ne avremmo comprati 10 ma la Asl, nonostante sia stata fatta, a seguito delle nostre denunce, una gara per l’acquisto già nel 2016 con delibera n 68, persevera nel pagare un affitto ingiustificato ed ingiustificabile. Per questo ho inviato nuovamente un esposto alla Corte dei Conti ed ho informato il Ministero della Salute di questo spreco di soldi pubblici” A sostenere la denuncia di Pettinari c’è anche una missiva del Primario che scrive alla dirigenza Asl. Purtroppo a distanza di tre anni, i lavori in questione (per l’acquisto del macchinario) non sono ancora iniziati. Non è bastato tutto questo tempo per assolvere a tutti gli adempimenti burocratici, che seppur tanti,non sembrano tali da giustificare un ritardo di tale entità. Tutti i passaggi amministrativi si sono svolti con estrema lentezza, con ritardi di anni, come se la cosa non interessasse a nessuno. Ed invece la cosa interessa e come a Domenico Pettinari che incalza “Sono anni che denuncio questo spreco, dall’opposizione ho portato più volte la questione in consiglio e pubblicamente ne ho parlato in ogni occasione possibile. Stiamo parlando di una spesa elevatissima per le Asl. Infatti dal 2007 stiamo pagando un noleggio per tale apparecchiatura. Il costo del noleggio nel 2015 è stato di euro 1milione160milaeuro.
Nel 2016 l’esborso è stato di 1 milione di euro circa, nel 2017 di 970milaeuro e nel 2018 sarà approssimativamente di 1milione di euro. La somma di denaro che è già stata spesa e che si seguirà a spendere a causa dei ritardi dell’Azienda Asl è davvero importante. Anche non volendo considerare l’anno 2016 considerandolo come tempo necessario per le pratiche burocratiche e la realizzazione dell’istallazione del tomografo PET tale somma ammonta a circa 2 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018 e circa 1 milione per il 2019. Quindi circa 3 milioni se tutto si concluderà nel 2019”.
“Dal 2007 ne avremmo comprate 10, dal 2016 ne avremmo comprata comunque una – incalza Pettinari- Chi pagherà per questo errore costato milioni e milioni di euro di soldi pubblici? Senza contare il disagio estremo dei pazienti che dopo che è stato iniettato il radiofarmaco nel seminterrato dell’Ospedale devono poi uscire fuori nella struttura mobile per fare terapia, passando tra altri pazienti ed esponendosi alle intemperie. Non avremo pace fin quando questa storia non sarà conclusa. Certamente sarà